Il ministero degli Interni russo accusa i manager locali di International Business Machines Corp., numero uno mondiale dei servizi ai computer, di aver sottratto denaro dal Fondo pensioni dello stato russo, dotato di 57 miliardi di dollari. Dirigenti di Ibm e del fondo pensioni, insieme agli addetti di due società di software, avrebbero manipolato aste per stornare qualcosa come 1 miliardo di rubli (29 milioni di euro) da risorse destinate in bilancio al fondo pensioni per l’acquisto di nuovi computer, dice il ministero dal suo sito web, senza fare i nomi dei dirigenti coinvolti. “Allo scopo di frodare somme già assegnate, una serie di dirigenti del Fondo pensioni, cui è demandata la responsabilità di condurre aste per l’acquisto di materiale, ha stipulato un accordo criminale con rappresentati delle società commerciali Zao R-Style Co., Zao Lanit, Ooo Ibm Eastern Europe and Asia”, si legge sul sito del ministero. La portavoce di Ibm in Russia, Galina Danilina, contattata telefonicamente da Bloomberg News, non vuole commentare, limitandosi a dichiarare che Ibm “collabora con le forze dell’ordine russe” e che gli inquirenti hanno perquisito gli uffici della società a Mosca. Sono stati perquisiti anche gli uffici del presidente del Fondo Pensioni Gennady Batanov e del direttore esecutivo Pavel Averin, riferisce il quotidiano Vedomosti. Ibm, che ha sede ad Armonk, nello stato di New York, fornisce il 20 per cento dei server e il 12 per cento di prodotti di software in Russia, secondo dati della società . L’anno prossimo assumerà altri cento addetti in Russia, portando il suo organico nel Paese a quota novecento addetti, affermava l’amministratore delegato di Ibm Eastern Europe and Asia, Kirill Kornilyev, l’8 novembre scorso. Anche le due società di software, R-Style Softlab e Lanit, sono state perquisite. La portavoce di R-Style Softlab, Viktoria Kubrina, dice che oltre una ventina di inquirenti, accompagnati da poliziotti in tenuta anti-sommossa, armi in pugno, hanno passato dieci ore nell’edificio. “Ci hanno chiesto di smettere di lavorare, spegnere i telefonini e prepararci alla perquisizione”, dice Kubrina interpellata da Bloomberg telefonicamente.
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