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Russia: Effetto Olimpiadi 2014, case a più 20%

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E’ un vero boom immobiliare per Soci, sul Mar Nero russo: dopo la proclamazione quale ospite delle Olimpiadi invernali 2014 il prezzo delle case è salito alle stelle, con una crescita media del 20 per cento e significativi picchi del 50 per cento. Sensibile la crescita dei costi per metro quadrato che nella classe lusso sono passati da 8mila dollari a 10mila dollari. La dinamica del mercato di Soci scatena l’ottimismo degli investitori potenziali: se nel 2005 erano in costruzione 103,695mila chilometri quadrati di abitazioni, nel 2006 erano già arrivati a 169,36mila chilometri quadrati.
Ora si attende l’arrivo di compagnie di costruzione dalla capitale degli zar, Pietroburgo, stimolati dalla vittoria della scommessa olimpica e dalla crescita esponenziale delle prospettive di business. La prima compagnia di costruzioni pietroburghese Impuls era approdata sul Mar Nero nel 2004, portando investimenti iniziali pari a 11 milioni di dollari. Ora però in quella che veniva da sempre considerata terra vivace per i moscoviti si prospetta una ondata di investimenti da nord. Anche grazie ai grandi interessi in gioco. La Federazione punta infatti in maniera molto seria sui Giochi invernali del 2014 e ha già invitato i grandi nomi del business nazionale a fare altrettanto.
Intanto a Mosca è guerra tra titani del business russo per l’acquisto dell’82 per cento del costruttore di macchinari Silovie Mashini: secondo quanto riportato ieri da alcuni quotidiani finanziari locali, sarebbero interessati sia il magnate di Severstal Aleksej Mordashov, sia il re dell’alluminio Oleg Deripaska. Entrambi avrebbero presentato all’Antitrust russa una richiesta di acquisto.
Le strutture di Severstal si erano rivolte all’ufficio antimonopolio federale per il permesso di acquisto del 100 per cento delle azioni di Silovie Mashini all’inizio di luglio. E venerdì scorso le agenzie russe avevano reso noto che anche lo stesso Deripaska attraverso Basel aveva presentato la sua richiesta per l’82 per cento della compagnia. Il gruppo Interros è da tempo che tenta di vendere le azioni di Silovie Mashini, nel 2004 si era accordata sulla vendita del 74 per cento alla tedesca Siemens, ma allora l’Antitrust da Mosca aveva bloccato la vendita. Ora potrebbe essere giunto il momento per un’eventuale cessione. Il 30,4 per cento delle azioni di Silovie Mashini appartengono attualmente a Interros mentre due pacchetti ciascuno da 25 per cento più uno sono controllati da Siemens e il colosso elettroenergetico Rao Ues.