Il servizio federale russo Antitrust (Fas) approva ieri la fusione tra le compagnie russe dell’alluminio Rusal e Sual con gli asset dello stesso settore della svizzera Glencore, fornitore di materie prime a livello internazionale. Lo rende noto l’agenzia Interfax. La fusione, annunciata lo scorso ottobre, segna la nascita di un nuovo colosso dell’alluminio, numero uno al mondo. La nuova società avrà una capitalizzazione di circa 30 miliardi di dollari e sarà in grado di produrre, già dal primo anno, 4 milioni di tonnellate di alluminio, scavalcando l’attuale numero uno del settore, l’americana Alcoa, oggi a 3,5 milioni di tonnellate di produzione annua. La fusione, seppur transfrontaliera, darà vita in realtà a un gruppo ad assoluta predominanza russa: un nuovo campione nazionale che, con la benedizione del presidente russo, Vladimir Putin, si affiancherà a giganti del calibro di Gazprom e Severstal. La United Company Rusal (questo il nome con cui è stata battezzata la neonata società ) sarà infatti partecipata per il 66 per cento da Rusal, per il 22 per cento da Sual e per il restante 12 per cento da Glencore.