New York – I prezzi del petrolio sono calati di oltre due dollari non appena sono iniziate a circolare voci circa la morte per arma da fuoco del leader libico Muammar Gheddafi.
Ancora non si capisce se si tratta di rumor privi di fondamento diffusi dai trader di Wall Street o di indiscrezioni. Pero’ la reazione del mercato rende bene l’idea di quanto ci sia agitazione in questi giorni nelle sale operative.
Per spiegare il ritracciamento dei prezzi del petrolio, che scambiano comunque ancora non lontani dai 100 dollari al barile, i trader hanno anche riferito a Reuters che il motivo potrebbe essere da ricercare nelle notizie secondo cui l’Arabia Saudita avrebbe avviato trattative con l’Europa per colmare il gap lasciato dallo stop a gran parte delle esportazioni di greggio ordinato dalla Libia.
Con un’inversione improvvisa sul finale di seduta, i futures sul greggio hanno lasciato i massimi di 28 mesi e hanno chiuso in calo dello 0,8% a quota $97,28 il barile. A contribuire al cambio di tendenza anche la notizia secondo cui l’Algeria avrebbe tolto le restrizioni politiche che sono in piedi da decenni.