
New York – Da ieri le voci di un colpo di stato militare in Cina hanno gettato nel panico i trader della borsa americana, sempre piu’ preoccupati circa l’instabilita’ politica della potenza asiatica.
A diffondere i rumor e aprire il giallo sul presunto golpe e’ stata una fonte insolita: The Epoch Times. Secondo Art Cashin, direttore delle operazioni di borsa di UBS Financial Services, il motivo dei cali di ieri e’ da ricercare in primis dalle voci che escono da Pechino e dal fatto che la crescita economica della Reppubblica Popolare Comunista stia rallentando.
Prima ci ha pensato BHP BIlliton a innervosire i mercati, sottolineando che la domanda per minerali ferrosi si sta riducendo. Poi e’ arrivata la decisione del governo cinese di abbassare i prezzi di benzina e diesel.
Ma a fare impazzire alcuni operatori di borsa e’ stato soprattuto il rumor di un golpe. “Poco dopo l’avvio dele contrattazioni sono iniziate a circolare voci sempre piu’ insistenti circa un movimento delle truppe militari a Pechino”.
La fonte e’ stata presto identificata: un articolo del giornale online The Epoch Times un servizio di informazione sponsorizzato dal movimento Falun Gong.
Tutto e’ iniziato con una serie di reprot su blog e social media che descrivevano “un nutrito gruppo di soldati riunirsi a Pechino”. Li Delin, editorialista del settimanale Securities Market, che vive nel quartiere Dongcheng della capitale, ha scritto nel suo blog di aver visto movimenti insoliti di truppe: “Ci sono numerosi carrarmati, Changan Street e’ sotto il continuo controllo delle forze armate. Poliziotti sono schierati in ogni incrocio, e alcuni crocevia sono stati transennati”.
Tra le personalita’ importanti coinvolte nel giallo Hu Jintao, il capo di stato, Wen Jiabao, il primo ministro; Zhou Yongkang, leader delle forze di polizia e Bo Xilai, che e’ ha qualche giorno fa perso il suo posto di capo del partito comunista della citta’ di Chongqing. Bo e’ stato licenziato da Wen Jiabadal dopo uno scandalo che vedeva coinvolto un ex capo della polizia municipale.
Secondo le voci le forze dell’esercito hanno occupato dalla prima mattina del 20 marzo molti luoghi chiave del distretto di Zhongnanhai, dove ha sede il palazzo governativo, con la cooperazione della polizia armata municipale dela capitale. Le truppe sono entrate a Pechino con l’obiettivo di “raggiungere e proteggere Bo Xilai”.
I media ufficiali cinesi sostengono che la protezione militare extra era voluta dal governo e studiata per garantire la sicurezza in occasione di un importante incontro tra un alto funzionario nordcoreano e un diplomatico locale.