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Roubini Group: unione fiscale inutile. Tassi zero e stimoli fiscali

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New York – È inutile continuare con queste misure di austerità. Anche aiutando Italia e Spagna per mesi, una volta tornate nel mercato saranno ancora più deboli. Serve parità con il dollaro e sforzi dalle economie più forti. Ne è convinta Megan Green, economista senior presso Roubini Global Economics. L’intervista con Jamie McGeever, di Reuters.

“I €200 miliardi attraverso il Fondo monetario internazionale non saranno sufficienti a supportare Italia e Spagna”. Anche aggiungendo i fondi dell’ESM e acquisti della Bce, si arriverebbe appena a €800 miliardi, capaci di mantenere Italia e Spagna fuori dal mercato appena per un anno e mezzo. Ma le misure di austerità non farebbero che minare la crescita economica e pertanto dopo questo periodo Italia e Spagna “torneranno nel mercato più deboli di prima. Non credo che gli investitori allora vorranno detenere più debito di adesso”.

La crisi delle banche e dei debiti sovrani devono essere gestite simultaneamente. Le misure annunciate lo scorso giovedì dalla Bce aiutano riguardo la liquidità nel settore bancario, ma lo stesso istituto di Francoforte ha poi ceduto la staffetta ai leader politici europei per risolvere i problemi dei singoli stati sovrani, ed è questa la vera parte del problema alla quale non si è ancora trovata soluzione”.

“Le ultime soluzioni annunciate sono state viste dalla Merkel come un movimento verso una maggior unione fiscale. Ma non vanno in questa direzione. I paesi della periferia continuano ad apportare tutti gli aggiustamenti richiesti, mentre i paesi core non hanno fatto niente“.

“Con la periferia che continuerà ad implementare dure misure di austerità, la crescita del Pil diminuirà. In questo modo non vedremo crescita nell’eurozona per parecchi anni”.

Ecco allora le due misure pro-crescita:

– “La Bce deve tagliare i tassi di interesse praticamente prossimi allo zero. L’euro deve essere portato in ribasso, praticamente in parità contro il dollaro americano“.

– “I paesi core devono garantire stimoli fiscali per la periferia“.

“Ma la possibilità che questo accada è molto bassa. Che entrambe si verifichino è praticamente nulla”.

Portare i tassi allo zero è condizione necessaria ma non sufficiente. In aggiunta sembra molto difficile convincere i paesi più forti a spendere maggiormente per la crescita. Riguardo alla Germania, sembra praticamente fuori da ogni negoziato”.