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Ron Paul, il libertario anti poteri forti che batterebbe Obama

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New York – Il risultato e’ sfuggito persino ai molto attenti media americani. Dev’essere perche’ infligge un duro colpo alle aspirazioni elettorali sia alla destra sia alla sinistra degli schieramenti politici in Usa.

Se le elezioni presidenziali si tenessero oggi Ron Paul la spunterebbe sul presidente Barack Obama, secondo l’analisi fatta sul suo blog dalla societa’ Rasmussen Reports.

Dei quattro candidati in corsa per la nomination di leader Repubblicano, infatti, solo uno avrebbe speranza di essere eletto: il rappresentante “libertario” anti poteri forti. Sebbene con un margine di vantaggio risicato – 43 a 41 – per la prima volta nei sondaggi e’ emerso che il deputato texano iuscirebbe a battere il presidente in carica.

Riguardo alla metodologia con cui sono stati elaborate le percentuali “nei report preparati nell’arco di tre giorni sono stati ascoltati 1.500 elettori potenziali, mentre per i sondaggi tenuti su due giorni sono stati interpellati mille elettori potenziali. Tutti i sondaggi hanno un margine di errore di meno o piu’ 3%”.

I sostenitori dei Democratici e del capo di governo Usa possono tirare un sospiro di sollievo, tuttavia. E’ molto difficile, quasi impossibile, che il veterano politico indipendente vinca le primarie Repubblicane.

Il deputato conservatore sta conducendo una campagna elettorale da protagonista e le sue idee “libertarie” macinano consensi. Se si presentasse come candidato per un “third party” raccoglierebbe il 18% dei voti, contro il 44% di Obama e il 32% di Romney, il favorito alle primarie dell’Asino.