ROMA SENZA COMPLESSI
D’ INFERIORITA’

di Redazione Wall Street Italia
5 Febbraio 2005 15:52

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(WSI) –I quattro ministri dell’economia di Germania, Francia, Gran Bretagna e Italia, Hans Nichel, Hervé Gaymard, Gordon Brown e Domenico Siniscalco hanno scritto un documento comune per la riunione del G7 di fine settimana a Londra. In cui si propone – e come potrebbe essere diversamente – un rilancio dell’economia europea. Gli obbiettivi sono quelli noti: crescita sostenuta ed equilibrio regionale e sociale.

Non è facile attuarli. Ciascuno dei quattro governi ha cercato di farlo, in questi anni, con varie modalità. Il documento descrive le iniziative che ciascuno ha preso, mediante riforme del mercato del lavoro e della previdenza sociale, riduzioni fiscali, deregolamentazioni e interventi per la ricerca. La rassegna mostra che alcuni dei quattro paesi hanno fatto di più in certi ambiti e altri meno, ma che la situazione tende comunque verso nuovi equilibri.

Nel documento però non si parla di temi cruciali: né della riforma del patto di stabilità né degli incentivi per le regioni povere dei paesi ricchi, su cui il nuovo commissario europeo per la concorrenza, l’olandese Nelle Kroes, aveva espresso un giudizio negativo e ora ha fatto una rapida marcia indietro. La novità tuttavia esiste ed è molto più importante del contenuto. Consiste nel fatto che il documento è firmato dai quattro ministri di Germania, Francia, Gran Bretagna e Italia. E soprattutto nel fatto che i quattro ministri dicano esplicitamente di rappresentare “le quattro maggiori economie dell’Europa”.

Dunque si configura una sorta di nuovo direttorio a quattro, in luogo del famoso asse franco tedesco e del successivo presunto direttorio a tre, da cui l’Italia belusconiana avrebbe dovuto essere esclusa. Forse questo evento abbastanza clamoroso dipende dal successo delle elezioni in Iraq e dal fatto che una compagnia italo-inglese abbia vinto la gara per gli elicotteri della Casa Bianca, dando all’Italia un maggior risalto. O forse dal fatto che i rapporti fra Italia e Francia, malgrado liti di tipo condominiale, si siano intensificati e quelli tra Italia e Germania non sono venuti meno, nonostante il diverso colore politico dei due governi. Il dato è, comunque, questo: il tavolo ha quattro coperti.


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