Società

Roma non pedala: il bike sharing non decolla nella capitale

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ROMA (WSI) – Roma “ladra di biciclette”. I programmi di bike sharing spopolano nel mondo, da Parigi a San Paolo. Tranne che nella città eterna. L’iniziativa nella capitale italiana è stata ostacolata da ogni tipo di intralcio, scogli legali, baruffe politiche e persino dalla geografia: Roma è situata sui famosi sette colli. Ma a frenare il decollo del programma sono anche i residenti, riluttanti ad abbandonare macchine e motorini.

“Ai romani non piace mostrarsi tutti sudati dopo una corsa in bici” dice Federico Niglia, professore di storia alla Luiss. Lui stesso possiede una bicicletta ma raramente pedala. “E poi – continua – ci sono i ladri, la burocrazia, le baruffe politiche. Ovvero gli stessi problemi che gravano sul paese italia in generale”.

Il programma Roma in bici è stato introdotto nel 2008, un anno dopo il successo a Parigi e prima di quelli a new York, Milano e Londra. E sebbene il sito web dell’iniziativa ancora presenti le istruzioni per registrarsi, l’ultimo aggiornamento risale al luglio 2010.

“E’ come nell’Impero Romano – dice Eleonora Carletti, 32 anni, che lavora in un ristorande vicino via del Corso dove su una vecchia bici è fissato il menu giornaliero – eravamo i primi, ora siamo dietro agli altri”. Sebbene ammetta di aver apprezzato il programma di Barcellona in un viaggio recente confessa di usare raramente la bicicletta a casa.