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RIVOLUZIONE SVIZZERA: BANCHE CON CORE TIER 1 (ANTI-CRISI) FINO AL 16%

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(WSI) – Oltre Basilea 2, via Berna, e gli
svizzeri vanno oltre gli svizzeri. Ieri,
infatti, primi in assoluto nel panorama mondiale,
i banchieri centrali
della Commissione federale
delle banche hanno raggiunto
un’intesa con i vertici delle due
big bank del Paese, Credit Suisse
e Ubs alle prese con la crisi finanziaria. In sostanza
l’istituto centrale elvetico
prevede di innalzare i requisiti patrimoniali
imposti da Basilea 2 in
modo che entro il 2013 i mezzi
propri dei due colossi, ponderati
in funzione del rischio, cioé il famoso
indice Core Tier 1, siano
«dal 50 al 100% superiori» rispetto
alle esigenze minime (8%), e
passino quindi al 12-16 per cento.

Inoltre, il rapporto tra il nocciolo
duro del capitale e il patrimonio
totale, definito dal nuovo criterio
del «leverage ratio», dovrà essere
di almeno il 3% a livello di gruppo
e del 4 per le singole banche.

«L’innalzamento dei requisiti patrimoniali
e l’introduzione del leverage
ratio – dice la Cfb – saranno
dei vantaggi a fronte di ipotetiche
crisi future. Una maggiore dotazione
patrimoniale non può certamente
impedire la crisi, ma permetterà
di assorbire meglio le perdite». Il direttore della Cfb Daniel
Zuberbuhler ha lanciato un appello
perché altri Paesi adottino misure
analoghe: «Le norme internazionali
– ha spiegato – dovrebbero
prendere la stessa direzione», rilevando
l’esigenza di una dotazione
patrimoniale più solida e di un «leverage
ratio» per tutte le banche
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