A mezz’ora dall’apertura delle borse i contratti sugli indici Usa restano contrastati (vedi quotazioni a fondo pagina) il che lascia prevedere un avvio a due velocita’ per l’azionario. I futures hanno pero’ ritracciato dai precedenti livelli, negli ultimi minuti, a causa dei deludenti dati giunti dal fronte macro.
Resta debole il mercato del lavoro, come dimostra il nuovo balzo delle nuove richieste di sussidio da parte dei disoccupati, mentre continua a soffrire evidentemente il comparto immobiliare, con cantieri edili e licenze di costruzioni piombati ai minimi storici
nell’ultimo mese.
Ad avanzare cautamente sono i titoli tecnologici spinti dai risultati positivi annunciati nell’after hour di ieri dal colosso informatico Apple. La societa’ di Cupertino ha riportato un aumento del 2% dei profitti che ha sorpreso le attese degli analisti; annunciata anche un’esoansione dei margini grazie alle robuste vendite di iPod. Il gruppo ha emesso un outlook poco incoraggiante per i prossimi risultati, ma gli investitori non hanno dato particolare peso alla notizia a giudicare dalla performance del titolo che si muove in rialzo dell’8% circa nel preborsa.
Altre aziende del comparto hanno invece deluso le attese. Il produttore finlandese di cellulari Nokia ha riportato un calo delle vendite del 19% e pronosticato una contrazione dei volumi per l’intero settore di almeno il 10% nel nuovo anno. Seagate Technology, societa’ distributrice di supporti per immagazzinamento dati elettronici, ha riportato la prima perdita fiscale dal 2004 ed annunciato un possibile taglio del dividendo del 75%.
Male anche eBay, che continua a perdere quote di mercato a favore di Amazon ed altri competitors online: il colosso delle aste online ha registrato un calo del 31% dei profitti nell’ultimo trimestre. Nelle prossime ore saranno i giganti hi-tech Google e Microsoft a diffondere gli ultimi numeri fiscali.
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Particolarmente seguito sara’ anche il settore finanziario, dopo il buon rimbalzo di ieri che ha visto Bank of America e JP Morgan salire grazie agli acquisti degli insider e alle speculazioni sul nuovo piano di rilancio economico allo studio dell’amministrazione Obama.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico, in calo il petrolio, in vista del rilascio dei dati sulle scorte. Nelle contrattazioni elettroniche i futures con consegna marzo segnano un ribasso di $0.43 a $43.08 al barile. Sul valutario, euro in lieve flessione nei confronti del dollaro a quota 1.2944. In flessione l’oro a $845.60 l’oncia (-$4.5). Poco mossi i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ al 2.51%.
Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 e’ in ribasso di 6.80 punti (-0.81%) a 830.00.
Il contratto sull’indice Nasdaq 100 segna +1.00 punti (+0.08%) a 1182.50.
Il contratto sull’indice Dow Jones perde 68 punti (-0.83%) a 8110.00.