Risveglio lento a Piazza Affari

di Redazione Wall Street Italia
31 Marzo 2010 09:15

(Teleborsa) – Partenza senza slancio per la borsa milanese e per le sorelle europee, dopo il nulla di fatto di Tokyo e di Wall Street distratte dal lungo ponte pasquale in arrivo. Oggi sui mercati si parla ancora del Fondo Monetario Internazionale (FMI), che ieri ha definito la ripresa economica italiana modesta e fragile, esortando il governo a mettere in atto riforme strutturali per consentire al deficit di attestarsi sotto al 3% del Pil entro il 2012, come previsto dalle norme europee. Dopo lo scivolone della vigilia, stamane la moneta di eurolandia mostra qualche timido accenno di vendetta. Il cross eur/usd ha appena riconquistato la soglia degli 1,34, lasciandosi alle spalle le notizie non troppo buone sul bond di Atene diffuse la vigilia. L’euro sta scambiando esattamente ancora a 1,3419 dollari, in attesa di una valanga di statistiche macroeconomiche non solo in Europa ma anche in Usa. Sintetizzando negli States ci sono in calendario gli occupati Adp, il Pmi di Chicago, gli ordini all’industria e le scorte di greggio settimanali. Il mercato aspetta con ansia di conoscere le statistiche sul mercato del lavoro americano, in calendario venerdì quando la maggior parte dei mercati azionari sarà chiusa per le festività Pasquali, compresa Wall Street. Tra gli indici milanesi, il FTSE All-Share avvia gli scambi con un lieve decremento dello 0,02% a 23.511 punti mentre il FTSE MIB cede lo 0,03% a 22.993 punti. Giù anche il FTSE IT Mid Cap con una flessione dello 0,02% ed il FTSE Star con un calo dello 0,42%. Pochi gli spunti interessanti della giornata. In bella mostra le banche, specie il Banco Popolare che festeggia un ritorno all’utile nel 2009 ed un dividendo di 8 centesimi per azione. Modesto il rialzo di Mediobanca, dopo che il Patto di sindacato ha designato Renato Pagliaro alla Presidenza di piazzetta Cuccia, in sostituzione di Cesare Geronzi indicato nella lista per il rinnovo del cda delle Generali. In bella mostra Stm e nel settore cavi Prysmian, quest’ultima dopo aver chiuso ieri il collocamento presso gli investitori istituzionali di un prestito obbligazionario, unrated, sul mercato Eurobond, per un importo nominale complessivo di 400 milioni di euro. Soffre Campari, dopo aver annunciato un utile netto in crescita dell’8,3% nel 2009. Il cda ha proposto un dividendo in rialzo del 9,1% e un aumento di capitale gratuito per 290,4 mln azioni.