(WSI) – Attenzione rivolta oggi a Camfin, che ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con un utile netto di EUR15,8 mln, in calo rispetto ai EUR16,4 mln di un anno prima. I proventi netti da partecipazioni sono stati positivi per EUR30,8 mln afronte dei EUR38,6 mln dello stesso periodo del 2009.
La posizione finanziaria netta consolidata al 30 settembre era negativa per EUR413,2 mln, in peggioramento rispetto al rosso di EUR403,3 mln al 31 dicembre scorso.
Da monitorare anche Italcementi, che venerdì sera a mercati chiusi ha comunicato i conti dei primi 9 mesi del 2010, archiviati con ricavi in calo del 4,7% a EUR3.665,9 mln dai EUR3.847,5 mln del corrispondente periodo 2009 ed un risultato di periodo di EUR133,4 mln, in flessione del 39,7% rispetto a un anno fa. L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2010 è stato pari a EUR2.357,0 mln, in diminuzione di EUR62,9 mln rispetto ai EUR2.419,9 mln di fine 2009. Infine, stacca oggi il dividendo Danieli.
Risparmio gestito: ancora un mese di fuga dal risparmio gestito a ottobre, con il sistema che perde altri EUR1,3 mld secondo le statistiche preliminari fornite da Assogestioni. Il bilancio da inizio anno resta positivo per 3,294 mld e, nonostante i deflussi, il patrimonio risale a 450,282 da 449.390 mld, sostenuto dal buon andamento delle borse.
Come a settembre, i riscatti colpiscono prevalentamente i fondi di liquidità che perdono altri 2 mld circa dopo i circa 1,75 mld fuoriusciti il mese precedente. Aumenta la raccolta degli azionari (+704 mln dai 224 mln di settembre) e tornano gli afflussi sugli obbligazionari (+146 da -4 mln).
CAMBI E COMMODITIES
Sul mercato dei cambi, il dollaro è salito significativamente sulle piazze asiatiche proseguendo il movimento iniziato con i buoni dati sull’occupazione e spingendo l’euro al ribasso. I timori sui problemi del debito dell’Irlanda e di altri paesi dell’Area Euro, sebbene tutt’altro che nuovi per il mercato, vengono comunque citati fra le cause della cattiva performance della moneta unica. Intorno alle 09:00l’Eur/Usd scambia a 1,3950, mentre lo yen quota a 113,40 sull’euro e a 81,30 sul dollaro.
Sul fronte delle commodities, il greggio si è mantenuto stabile sulle piazze asiatiche, mantenendosi attorno agli USD 87,0 al barile sul sostegno costituito dal pacchetto di stimolo della Fed e su un dato sull’occupaizone Usa superiore alle attese. Da sottolineare il nuovo balzo dell’oro ai massimi storici questa mattina sopra i USD1.398 per oncia, salvo poi stornare lievemente.
MACROECONOMIA
L’appuntamento più rilevante sul fronte macro è con la produzione industriale tedesca di settembre, per cui la mediana delle attese indica un positivo ma contenuto +0,5% congiunturale dopo l’eccezionale +1,7% di agosto. Diffusi venerdì, i dati relativi agli ordini manifatturieri sempre asettembre hanno fortemente deluso i mercati finanziari.
In Giappone, il leading indicator mostra a settembre un calo a -0,6 da -0,5 di agosto, mentre l’indicatore coincidente scende a -1,3 dal precedente+0,3. Per quest’ultimo si tratta del primo calo da marzo 2009, che indica una perdita di slancio della ripresa del paese.
In Grecia, il primo ministro greco Papandreou ha escluso di indire elezioni anticipate dopo che il suo partito ha ottenuto l’appoggio della maggior parte delle regioni, nelle elezioni locali, indicando la possibilità andareavanti nel suo programma di austerità concordato col Fmi.
OBBLIGAZIONI E MONETARIO
I titoli di stato tedeschi hanno aperto in rialzo stamane con un rimbalzo dopo il calo di venerdì guidato da un dato sull’occupazione Usa migliore delle attese. Potrebbe registrare un rimbalzo anche il debito greco dopo l’esito positivo per il partito socialista alle elezioni locali.
Qualche problema potrebbe invece arrivare dalla Spagna sulle voci che i problemi della Spagna stanno peggiorando,con possibili pressioni per i periferici.
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