Mercati

Rischio sistemico, record in 3 mesi

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New York – Proprio quando la situazione sembrava essere migliorata verso gli inizi del 2012, si assiste ora a un rinnovato pessimismo nei mercati. Il rischio associato alle 30 principali banche globali (di importanza sistemica) in appena un mese è balzato +45%, per tornare sui massimi raggiunti appena nel post-crisi finanziaria, nel marzo 2009.

Si tratta dell’indice del Financial Stability Board, che prende in considerazioni i principali istituti a livello globale, che potrebbero portare alla formazione di nuovi rischi per l’intero sistema economico generale.

Resta al di sotto dei massimi raggiunti nel 2011, comunque a livelli poco rassicuranti, torna sui valori raggiunti appena tre mesi fa. Eppure la situazione nel 2009 sembrava essere più preoccupante. Forse segnale che ci si è in un certo senso abituati a quest’incertezza, e si parla ormai di “atterraggio morbido” in Cina, ripresa degli utili societari, e di varie misure di austerità in Europa. Il tutto in un background di tanta, nuova, fresca liquidità nel sistema.

L’elenco include 6 società assicurative (Axa, Aegon, Allianz, Aviva, Zurich e Swiss Re) e 24 banche da Regno Unito, Europa, Nord America e Giappone. L’intento di questa lista è quello di monitorare costantemente il rischio sistemico e prevenire che una nuova grande crisi finanziaria si sparga nei vari mercati. Tra gli istituti italiani Intesa e UniCredit.