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RIPRESA INCERTA, OCCHIO A CHIMICI E TECNOLOGICI

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Il mercato è in ripresa, anzi no. Sebbene la maggior parte degli esperti continui a dire che la ripresa è avviata, anche se non ancora ben impostata, c’è chi sostiene che alcuni segnali indicano un rallentamento del’economia.

I titoli ciclici, ad esempio, che in queste situazioni sono solitamente favoriti, risultano nuovamente sotto pressione. I chimici ieri hanno sofferto i dati del 2001 rilasciati da Syngenta, la casa di produzione svizzera.

Oggi il titolo a Zurigo guadagna lo 0,49% a 102 franchi svizzeri, così come i due colossi europei Bayer (+0,47% a €47,16) e Basf (+0,72% a €39,28), nella giornata di ieri oggetto di forti realizzi.

La situazione del comparto è stata ulteriormente appesantita dal calo di DuPont (DD – Nyse), che ha comunicato risultati deludenti.

Un altro colosso dell’economia tradizionale, come Stora Enso ha lanciato un allarme profitti. Il secondo produttore al mondo di carta ha detto di non aspettarsi a breve termine un miglioramento significativo delle condizioni del mercato.

Se la old economy piange, la new economy non ride.

I risultati comunicato ieri da Infineon sono stati accolti bene dal mercato, ma sono già partiti i realizzi sul titolo, che adesso perde lo 0,65% a €22,90.

Colpa del numero uno della società, Ulrich Schumacher, che ha messo in subbuglio analisti e investitori con le sue affermazioni sul mercato delle memorie Dram (Dynamic random access memory), il chip più usato dai produttori di personal computer.

Schumacher si aspetta uno stallo nei prezzi delle memorie Dram per il prossimo semestre. E il prezzo delle memorie a 128 megabyte ha perso stamane un altro 0,6%.