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Ripresa globale: dalla Cina in arrivo segnali poco rassicuranti

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Siena – Tassi di interesse: in area Euro la sessione di venerdì si è conclusa con tassi governativi tedeschi in lieve rialzo e con spread italiano e spagnolo in lieve calo.

Durante la riunione del G8 è stata data enfasi prioritaria al tema crescita per affrontare la crisi in area euro. Sabato scorso vi è stato un incontro separata tra Merkel ed Obama, durante il quale il presidente Usa avrebbe nuovamente fatto pressione per allentare il focus sul tema austerity a favore del tema crescita. Diversi leader partecipanti all’incontro hanno fatto riferimento alla necessità che al prossimo incontro informale di mercoledì prossimo a Bruxelles, si proceda alla discussione di ipotesi concrete. Secondo quanto riportato da Ft, tra queste ultime figurerebbe sia la possibilità di utilizzo diretto del meccanismo ESM per ricapitalizzare le banche sia l’introduzione degli Eurobond, ipotesi che Hollande ha dichiarato sarà posta ufficialmente in discussione.

A metà giugno il presidente francese e la cancelliera Merkel si incontreranno con Monti a Roma, ovvero dopo la riunione informale del 23 maggio e prima del consiglio europeo del 28-29 giugno. Secono quanto riportato dal Wsj, alcuni esponenti Ue starebbero prendendo in considerazione l’introduzione di un fondo europeo di garanzia sui depositi, complementare alle garanzie già esistenti su base nazionale.

Il ministro delle finanze polacco, in un suo articolo pubblicato su Ft, ha riportato che in caso di una fuoriuscita della Grecia dalla zona Euro la BCE sarebbe l’unica istituzione in grado di sostenere le necessità europee. In questo caso, secondo l’esponente polacco, la Bce dovrebbe annunciare un piano di acquisto di bond governativi illimitato nel quantitativo ma limitato in termini di durata (al massimo 18 mesi).

Nel frattempo, i sondaggi in vista del referendum irlandese sul fiscal compact del prossimo 31 maggio, evidenziano le seguenti percentuali: 37% a favore, 24% contrari, 35% indecisi e 4% propensi all’astensione.

Oggi avremo emissioni di titoli a breve termine in Francia, Germania e Olanda fino a 15,4 Mld€, mentre il Belgio emetterà titoli a medio lungo termine fino a 3 Mld€.

Durante la settimana la Germania emetterà anche un titolo a due anni ed uno indicizzato all’inflazione, mentre titoli a breve termine saranno emessi anche da Spagna e fondo Efsf.

Negli Usa listini azionari in calo per il sesto giorno consecutivo, penalizzata anche dal debutto non favorevole di Facebook che, dopo aver messo a segno un guadagno iniziale di oltre il 10% ha chiuso poco sopra la parità, dopo un ritardo dell’inizio quotazione a causa di problemi tecnici.

Gli operatori di oltreoceano sono attenti anche all’evoluzione della situazione in area euro, dopo l’enfasi posta sul tema dal recente G8 di Camp David.

Nel frattempo da segnalare che a fine della scorsa settimana il Senato ha confermato la nomina di Jeremy Stein e Jerome Powell nel board della Fed che pertanto, per la prima volta dal 2006, avrà la presenza di tutti e sette i membri del board of governors.

Valute: chiusura di settimana in rialzo per il cross euro/dollaro. Nella giornata di venerdì il supporto posto sui minimi a 1,262 fatti segnare a gennaio ha tenuto e ha riportato i cross sopra area 1,28. Questa mattina l’euro scambia sopra 1,275. Secondo i dati della CFTC sono aumentate le posizioni speculative (rilevate allo scorso martedì) che puntano ad un apprezzamento del dollaro vs euro, riportatesi sui livelli record di gennaio. I livelli di supporto e resistenza si collocano a 1,27 e 1,28/1,285.

Deprezzamento per lo Yen vs euro. Il cross rimbalza temporaneamente sul supporto statico di 100 e si riporta in area 101,5. Relativamente stabile lo yen vs dollaro sempre in area 79. I livelli di supporto vs euro e vs dollaro si posizionano a 100 e 78, mentre i livelli di resistenza sono rispettivamente a 102 e a 80. Il ministro delle finanze Azumi ha dichiarato che il Giappone se necessario potrà prendere misure appropriate per la sua moneta.

Materie Prime: non si arresta il ribasso delle materie prime con l’indice GSCI ER che rimane sempre sui minimi.

Forte rimbalzo per il gas naturale(+5%) e il mais (+4,9%).Bene il comparto preziosi con l’oro e l’argento che si sì riportano sopra i minimi di settimana scorsa. Positivi i metalli industriali e ancora negativi gli energetici.

Dalla Cina arrivano segnali non incoraggianti. Secondo quanto riportato FT, alcuni acquirenti cinesi di importanti materie prime come ferro e carbone (quest’ultimo determinante per la produzione cinese di energia elettrica), avrebbero richiesto il differimento delle consegne ed in alcuni casi la cancellazione, in conseguenza del rallentamento dell’economia.

Sul fronte speculatori, continua il ridimensionamento delle posizioni che puntano ad un rialzo.

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