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RIMBALZO BANCHE, UN TRENO DA NON PERDERE

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*Pierpaolo Scandurra è Managing Director di www.certificatiederivati.it. I suoi commenti non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.

(WSI) – Il veloce e sontuoso rimbalzo messo a segno dalle banche europee dai minimi toccati nel mese di marzo ha letteralmente messo le ali a diversi certificati che presentano come sottostante l’indice settoriale Dj Eurostoxx Banks. In particolare il 78% di rialzo realizzato dall’indice dalla chiusura del 9 marzo scorso ha permesso ad un certificato di tipo Benchmark, un Reflex emesso da Banca Imi, di spiccare un balzo del 157%. Il certificato, emesso dalla banca del gruppo Intesa Sanpaolo il 23 maggio 2007 e avente codice ISIN IT0004224249, è il più classico dei Benchmark sebbene venga proposto con il nome commerciale Reflex.

Il funzionamento è pertanto del tutto semplice ed intuitivo: nel durante come a scadenza lo strumento replica le variazioni dell’indice sottostante alla stregua di un Etf. Il Reflex, vantando un poco invidiabile timing di emissione, era stato lanciato in quotazione sul Sedex ad un prezzo di 4,419 euro , un valore distante di oltre il 70% dagli attuali 1,248 euro. Al fine di sfruttare l’eventuale ulteriore recupero dell’indice di settore europeo il Reflex si presta perfettamente allo scopo fino alla scadenza fissata per il 16 settembre 2011.

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Nell’ottica di sfruttare un ulteriore rialzo di breve termine come di cogliere un’eventuale inversione di medio lungo termine, si può invece guardare a due certificati dal meccanismo del tutto particolare ma non complesso, ovvero due Best Entry Express legati all’indice europeo DJ Stoxx Banks ( si presti attenzione a non confondere l’indice con il Dj Eurostoxx Banks che include i titoli della zona Euro) emessi da Abn Amro a giugno 2008. I due certificati si segnalano, oltre che per la capacità di rendere un guadagno potenzialmente molto elevato, per il fatto che presentano una barriera discreta, ossia di una barriera che verrà osservata solo a scadenza e non durante l’intero arco della durata del certificato.

Le due proposte sono quasi del tutto simili e differiscono solo per la data di emissione e scadenza: il 3 giugno 2011 una ( codice ISIN NL0006284606) e il 30 giugno dello stesso anno l’altra ( ISIN NL0006307829). Il certificato che giungerà alla data di esercizio per primo, nell’arco dei tre anni complessivi di durata prevede due finestre di uscita fissate con cadenza annuale rispetto all’emissione: quindi il 3 giugno 2009 e il 3 giugno 2010 verrà rilevato il livello dell’indice sottostante e se questo sarà almeno pari al livello iniziale , pari a 256,04 punti, il certificato si autoestinguerà restituendo i 100 euro nominali maggiorati di un coupon dell’8,5% annuo.

Lo stesso criterio di osservazione dei livelli verrà applicato se si arriverà a scadenza senza che il certificato sia stato anticipatamente rimborsato: quindi una rilevazione superiore allo strike darà luogo al rimborso di 125,5 euro ( i 100 euro maggiorati del totale dei coupon per i tre anni) , mentre in caso contrario, ossia in presenza di una rilevazione negativa dell’indice, si guarderà al livello barriera posto a 166,43 punti. Proprio in funzione del possibile recupero di tale livello è consigliabile tenere sotto stretta osservazione questo certificato: una rilevazione superiore alla barriera ( al momento l’indice quota 158 punti) consentirà il 3 giugno 2011 di beneficiare di un rimborso pari ai 100 euro nominali e quindi di incassare un guadagno del 66% dai circa 60 euro dell’attuale quotazione.

E’ utile sapere che per ottenere un ritorno così elevato è necessario che l’indice recuperi solamente il 5,40% dai 158 punti della chiusura di oggi, giovedì 16 aprile. La scommessa vede come unico rischio la partecipazione lineare all’eventuale nuovo ribasso dell’indice settoriale.

Tutti i certificati sono negoziabili al SeDeX con importi minimi di circa 100 euro e l’eventuale tassazione sul capital gain sarà quella classica degli strumenti azionari. A tal proposito si consideri che in caso di minusvalenze pregresse, le plusvalenze realizzate potranno essere interamente compensate.

Per maggiori dettagli o informazioni vi invitiamo a visitare il nostro sito specializzato www.certificatiederivati.it