Il mese di gennaio non è ancora terminato, ma se c’è un fattore inconfutabile nella performance dei primi giorni dell’anno di Piazza Affari è, sicuramente, il sorprendente rally dei titoli bancari.
E’ stato proprio questo elemento a permettere al Ftse Mib di recuperare terreno: l’indice azionario italiano è composto infatti soprattutto da titoli finanziari e lo scorso anno ha sofferto proprio per il motivo opposto, visto il sell off che ha colpito il comparto.
Ma ora il trend sembra essere cambiato, visto che dagli inizi del mese si è assistito a balzi dei titoli bancari fino al 20-25%. Indicativa è la performance di Intesa SanPaolo che in poche sessioni è volata da 1,75 a 2,40 euro.
Il dubbio però è giustificato: possiamo parlare davvero della rivincita dei titoli finanziari italiani? E’ il momento di entrare finalmente nel settore?
Intervistati da Class Cnbc, gli esperti dicono la loro. Alessandro Frigerio rimane cauto, facendo notare la “ripidità, per certi versi il movimento brutale, che hanno interessato i titoli bancari italiani, oggetto negli ultimi giorni di diverse ricoperture”. E “la stessa cosa è avvenuta con i titoli bancari spagnoli, anch’essi particolarmente penalizzati l’anno scorso”. Ma il punto “è che i rialzi sono stati impetuosi e io starei a guardare”.
Più possibilista Antonio Tognoli, vice president di Integrae Sim. Tognoli sottolinea che “dopo essere stati colpiti da forti sell off, i titoli bancari sono tornati sui livelli del periodo pre-speculativo”. A questo punto, “si guarda ai fondamentali, ai numeri, e da qui nel medio-lungo termine si può consigliare di riprendere ad acquistare i finanziari e tenerseli in portafoglio.”.
E su Banco Popolare, “il titolo non è affatto una nota stonata in quanto la banca è stata comunque la prima ad avviare un aumento di capitale per attenersi ai criteri imposti da Basilea 3 e ha anche rimborsato i Tremonti bond”.