(9Colonne) – Gradesnica, 24 lug – E’ partita una caccia al tesoro d’altri tempi in uno sperduto villaggio della Macedonia, dove recentemente sono state rinvenute delle bottiglie di cognac che si pensano risalire alla prima guerra mondiale. I contadini di Gradesnica, paesino al confine con la Bulgaria, sostengono di aver disseppellito casse di liquore dalle trincee usate dai soldati francesi oltre 90 anni fa: la notizia ha scatenato i cacciatori di tesori, alcuni dei quali provenienti dalla Francia stessa, che scavano buche negli ex campi di battaglia alla ricerca delle preziose bottiglie, miracolosamente sopravvissute ai bombardamenti tedeschi. La prima cassa, contenente 15 bottiglie, fu dissotterrata da alcuni abitanti del luogo una quindicina di anni fa, e da allora molti altri contenitori, ognuno con una dozzina di bottiglie al suo interno, sono venuti alla luce in seguito a scavi “mirati”. Secondo Mihail Petkov, professore di enologia all’università di Skopje, ogni bottiglia può valere attorno ai 5000 euro. “I contadini del luogo – spiega il docente – mi hanno detto di aver assaggiato questa deliziosa bevanda alcolica dal sapore molto intenso. E dal momento che non credo che il vino possa essere ancora buono a novant’anni di distanza, ritengo che in quelle bottiglie ci sia del cognac, un liquore la cui qualità migliora col tempo”. Petkov ha spiegato che all’inizio del secolo scorso i produttori di vino francese dovevano pagare una “tassa militare” sotto forma di vini e liquori che venivano inviati direttamente all’esercito. “All’inizio non ce la sentivamo di bere quella roba scura e densa – racconta Stefan Kovacevski, 64enne abitante di Gradesnica che ha assaggiato il contenuto di una delle bottiglie – Ma poi ci siamo resi conto che questo deve essere ciò che la gente chiama nettare degli dei”.
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