Dopo anni e milioni di dollari spesi in ricerche, le reti telecom a fibre ottiche sono finalmente pronte a fare il loro debutto. Ma la tempistica non potrebbe essere peggiore.
Le societa’ di telecomunicazione e gli operatori Internet hanno infatti iniziato a ridurre le spese a causa del rallentamento dell’economia USA e del clima ribassista di Wall Street. Inoltre, molte societa’ telefoniche si ritrovano con un eccesso di capacita’ dopo aver istallato per anni nuove linee e apparecchiature.
Non sarebbero quindi interessate a introdurre nuove e costose apparecchiature soprattutto se queste promettono di aumentare il numero di collegamenti abbassando i costi dei servizi (e quindi erodendo gli tuili aziendali).
Allo stesso tempo, secondo Todd Dagres di Battery Venture, i grandi nomi delle telecomunicazioni non possono permettersi di ignorare questi prodotti in quanto una tecnologia completamente a fibra ottica diventa essenziale per evitare ritardi nelle trasmissioni.
I sistemi attuali utilizzano le linee a fibra ottica per trasmettere dati e voce, ma devono convertire i segnali in impulsi elettrici ogni qual volta la comunicazione cambia direzione attraverso i cosidetti router, rallentando le trasmissioni.
Le reti totalmente ottiche eliminano invece il problema della conversione dei fotoni in elettroni utilizzando una tecnologia che riflette i segnali luminosi nella direzione voluta, ma non risolvono cio’ che realmente causa il rallentamento del collegamento ad alta velocita’: i vecchi cavi in rame che trasportano i dati nelle abitazioni e negli uffici.
Il mercato della tecnologia totalmente ottica si sta attualmente espandendo attraverso i grandi nomi quali Lucent Technologies (LU – Nyse), Nortel Networks (NT – Nyse), Ciena (CIEN – Nasdaq) e Corning (GLW – Nyse) e societa’ minori quali Corvis (CORV) nel processo di sviluppare scambi ottici.
Per il momento, non ci sono standard comuni quindi ogni produttore impiega una tecnologia distinta – microscopici specchi, bolle, cristalli o sistemi acustici – per ridirigere le onde luce. Inoltre, le reti a fibre ottiche richiedono nuove tecnologie che permettano alla luce di viaggiare per migliaia di chilometri senza bisogno di essere rigenerata e di subire distorsioni.
Gli scambi ottici LambdaRouter di Lucent, che ad esempio utilizzano 512 impercettibili specchi che riflettono i dati da una fibra all’altra, sono stati adottati in via sperimentale da Global Crossing (GX – Nyse), ma prima che questi scambi possano essere comunemente utilizzati il traffico deve raggiungere livelli altissimi, tale da giustificare il costo di milioni di dollari.
Nortel – la cui divisione ottica Xros segnera’ la prima vendita nella seconda meta’ di quest’anno – e’ pero’ ottimista.
“C’e’ una richiesta modesta per gli scambi completamente ottici”, ha confermato Don Smith di Nortel, “ma iniziera’ a diventare importante a partire dal 2002 con l’aumento degli utenti Internet a livello mondiale”.