(Teleborsa) – Prosegue senza schiarite la brutta giornata in Europa, con le maggiori borse europee in flessione di oltre l’1% mentre i futures sugli indici a stelle e strisce si mostrano frazionalmente negativi. I mercati finanziari mantengono il broncio mostrato in avvio, dopo il rally messo a segno la vigilia. Nessuna revisione per la seconda release del Pil dell’Eurostat diffusa stamane, con i dati relativi al primo trimestre confermati in rialzo dello 0,2% su base trimestrale e dello 0,6% su anno. Il dato non sembra aver destato sorprese tra gli operatori, che si attendevano esattamente questi risultati finali. L’euro resta depresso sotto la soglia degli 1,26 dollari dopo il massimo di ieri oltre gli 1,2675 usd sul deludente dato americano dell’ISM servizi di giugno. Tra gli eventi macroeconomici rilevanti della giornata odierna ci sono solo i licenziamenti Challenger degli Stati Uniti. I riflettori restano però puntati sulla riunione di domani, quando la Bce e il Boe annunceranno le loro decisioni di politica monetaria, con le attese del mercato che sono per un nulla di fatto. Attorno alle 12.15, Amsterdam retrocede dell’1,54%, Parigi dell’1,45%, Madrid dell’1,26%, Francoforte dell’1,22%, Bruxelles dell’1,18%, Londra dell’1,15% e Zurigo dello 0,82%. A livello settoriale ritracciano le materie prime, le costruzioni e le banche, comparti che ieri si erano messi in luce tra i segni positivi. In difficoltà sulla borsa di Londra le azioni CRH: il gruppo irlandese che opera nei materiali da costruzione ha detto che chiuderà la prima metà dell’anno con un breakeven dell’utile pretasse, che si raffronta con il risultato positivo di 100 milioni di euro dello scorso anno. Le stime del mercato erano per un utile di 60 milioni di euro. L’ebitda è visto in flessione del 20% dagli 0,65 mld della prima metà del 2009.
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