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Rendimenti Bund al massimo dal febbraio del 2010

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(WSI)- Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato governativi e swap continuano a salire, con il tasso a dieci anni tedesco che ha raggiunto il 3,22%, il massimo da febbraio 2010. Forte restringimento degli spread dei periferici con andamento fortemente divergente dei tassi decennali (in calo quelli di alcuni periferici a fronte del rialzo degli analoghi tassi tedeschi).

Tale andamento è da ricollegarsi a due fattori in particolare : 1) ricoperture degli operatori a fronte di posizioni che alla fine dello scorso anno erano state impostate per uno scenario di potenziali tensioni sui mercati periferici: 2) indiscrezioni sui negoziati sul fronte delle misure da adottare in modo coordinato nell’ambito dell’area per prevenire situazioni di crisi. Continuano infatti a circolare indiscrezioni sulle modifiche che saranno apportate al fondo Efsf e che saranno discusse nella riunione dei leader dei paesi dell’area di venerdì prossimo.

Secondo DJ news tra le misure in discussione vi sarebbe la rinegoziazione dei termini dei piani di salvataggio per Grecia ed Irlanda oltre ad ipotesi di swap del debito a fronte dei titoli emessi dal fondo EFSF. Intanto ieri la Bce ha manifestato un atteggiamento volto ad aumentare la liquidità in circolazione: da un lato ha infatti drenato solo 68,2 Mld€ dei 76,5 previsti nelle operazioni di deposito ad 1 settimana. Dall’altro lato, nel corso dell’operazione di rifinanziamento ad una settimana ha allocato 231,7 Mld€, ovvero 48,1 Mld€ in più rispetto all’operazione precedente. Il tasso Eonia swap ieri è così sceso dai massimi registrati il giorno prima. Nuovo rialzo invece per il tasso Euribor tre mesi , fissato ieri a 1,082% da 1,074.

Ieri Trichet in un intervento a Milano ha ribadito che la stabilità dei prezzi continua ad essere l’obiettivo principale della Bce, aggiungendo che la zona Euro nella conduzione della politica economica e di bilancio deve agire come una semi federazione e che ci sarebbe bisogno di un processo semi automatico nello sviluppo della vigilanza e delle sanzioni. Sul fronte macro ieri il tasso di disoccupazione tedesco di gennaio è sceso al 7,4% dal 7,5%, ai minimi da marzo 1992. Continuano invece a salire i Pmi manifatturieri. Oggi è attesa l’asta portoghese sui bills per 1-1,25 Mld€.

Negli Usa è proseguita la fase di rialzo dei tassi di mercato in una giornata di forti guadagni per i listini azionari. Le borse hanno, infatti, chiuso sui livelli massimi in chiusura dal giugno 2008, guidati dal marcato rialzo dei titoli legati alle materie prime ed i finanziari. Ad alimentare la fiducia degli operatori è stato il principalmente il dato relativo all’Ism manifatturiero che ha raggiunto nel mese di gennaio il livello massimo da maggio 2004.

All’interno del dato è importante segnalare il rialzo della componente occupazionale posizionatasi ai livelli massimi dal 1973. Ieri il presidente della Fed di Kansas City, Hoenig, ha dichiarato che la Fed potrebbe considerare di ampliare l’acquisto di Treasury qualora i dati macro dovessero risultare deboli. Allo stesso tempo l’ex membro dissenziente del board ha ribadito la sua idea di aumento del tasso di riferimento.

Valute: l’euro/dollaro ha rotto ieri quota 1,38 posizionandosi sui livelli massimi da fine novembre grazie al maggior clima di fiducia dagli operatori. Dopo la rottura il cross ha aperto la strada per il raggiungimento di quota 1,4, da superare vi è una resistenza intermedia a quota 1,3880/1,39. Il livello del differenziale dei tassi a breve si è posizionato su valori analoghi a quelli di fine 2008, quando il cross era intorno ad 1,40. Il primo supporto si posiziona in area 1,38, successivo a 1,3570.

Yen in deprezzamento vs euro e dollaro durante la notte sulla scia del rialzo delle borse asiatiche. Verso Euro il cross è giunto in prossimità della resistenza 113 anche se il livello più significativo è collocato a 114. Verso dollaro ieri si è assistito ad un apprezzamento che ha portato il cross al di sotto del supporto (oggi nuova resistenza) 81,85. Il recupero durante la notte non è riuscito a riportare le quotazioni oltre tale livello.

Materie Prime: in ribasso il prezzo del greggio Wti (-1,5%) su calo dei timori che la rivolta in Egitto possa interrompere le forniture di greggio tramite il Canale di Suez. In rialzo comunque il Brent (+0,7%). Oggi sono previsti i consueti dati settimanali sulle scorte Usa. Prosegue il rialzo dei metalli industriali con il rame (+2,1%) che registra un nuovo record, poco al di sotto dei 10.000$/ton al Lme. Lieve rimbalzo per i metalli preziosi. Andamento contrastato per gli agricoli.

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