MILANO – Come sarà il mondo nel 2020? E’ la domanda che si è posto il sito web della famosa rivista scientifica americana Popular Science che ha elencato le invenzioni che fra dieci anni potrebbero cambiare radicalmente la vita degli esseri umani. Dalle vetture con il pilota automatico alla linea superveloce che collega Londra a Pechino fino alla base lunare costruita dal Giappone e gestita dai robot umanoidi, ecco le dodici meraviglie che renderanno il 2020 un anno ricco di innovazioni e supertecnologico
LA BASE LUNARE GIAPPONESE – Prima di passare in rassegna le dodici innovazioni che cambieranno il nostro futuro, il sito web precisa che il 2020 è solo una data simbolica: «Queste innovazioni – precisa Mike Liebhold, membro dell’ Institute for the future, un organismo di ricerca californiano specializzato sui cambiamenti futuri – potrebbero divenire realtà nel 2019 o nel 2021. L’anno 2020 è usato per pura convenienza». La prima grande innovazione presentata dal sito scientifico è la stazione robotica che dovrebbe essere creata dal Giappone sulla Luna.
Dopo aver rilevato che il paese asiatico ha davanti a sé un lungo periodo di ricostruzione a causa del terremoto e dello tsunami che hanno devastato il suo territorio, il sito della rivista scientifica afferma che il progetto di questa stazione lunare «costruita dai robot, per i robot» è già in programma e «non c’è nessun’altra nazione al mondo che oggi potrebbe portare a termine un lavoro così complesso». Dello stesso avviso il professor Liebhold che precisa: «Penso che sia fattibile, anche se i giapponesi ora hanno qualche problema economico».
FERROVIA TRANSCONTINENTALE E MACCHINE VOLANTI – Il secondo grande progetto per il 2020 è una linea ferroviaria ad alta velocità che collega Londra a Pechino. Attraverserebbe 17 nazioni e collegherebbe l’Europa all’Asia. Secondo gli studiosi la costruzione è tecnicamente possibile, ma probabilmente non sarà pronta per il 2020: «Per motivazioni economiche e politiche credo che essa non sarà ultimata entro i prossimi 10 anni», spiega il professor Liebhold. Lo stesso discorso vale per altre due ambiziose invenzioni che potrebbero essere pronte entro il 2020: le auto con il pilota automatico e quelle volanti.
Nel primo caso gli studiosi concordano che, prima o poi, questa tecnologia sarà realtà, ma bisogna aspettare ancora diversi anni prima che le auto imparino a «parlare» tra loro. Nel secondo caso invece è probabile che entro il 2015 l’Arpa, l’agenzia del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti incaricata dello sviluppo di nuove tecnologie per uso militare, svilupperà un prototipo d’auto volante, ma prima che le macchine volanti divengano un bene di massa passeranno diversi decenni: «Il controllo del traffico aereo – ironizza il sito web – diverrà qualcosa di insostenibile».
DAI BIOCARBURANTI AL CERVELLO ARTIFICIALE – I biocarburanti nel 2020 sostituiranno i combustibili fossili raggiungendo prezzi competitivi. Ne sono sicuri i futurologi che rilevano come questa trasformazione sia stata accelerata dalle forze militari occidentali e in particolare dagli Stati Uniti che non vogliono più che l’economia internazionale sia dipendente dagli stati mediorientali. Se appare un po’ improbabile (per motivi etico – morali) la previsione dell’uso sistematico di microchip impiantati nel nostro cervello per comandare tv, smartphone e computer tramite onde cerebrali, è certo che entro il 2020 tutti gli schermi saranno dotati di tecnologia Oled, ovvero capaci di produrre luce propria ed avere una forma ipersottile, pieghevole e arrotolabile.
Anche i viaggi nello spazio diventeranno realtà per un buon numero di persone ricche, ma entro il 2020 saranno possibili solo quelli di breve durata, mentre vi saranno computer da 1000 dollari che avranno una potenza di elaborazione simile a quella della mente umana. Le ultime tre innovazioni possibili entro il 2020 non sono da meno. Secondo il reportage tra meno di 10 anni saranno disponibili dispositivi di traduzione simultanea universali su tutti i dispositivi mobili, comunissimi occhiali ci permetteranno di vedere la cosiddetta «realtà aumentata», mentre gli studiosi dell’Ecole Polytechnique Fédérale di Losanna assicurano che sarà possibile costruire un cervello artificiale che riproduce il funzionamento della neocorteccia ed elabora concetti proprio come il cervello umano.
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