
Mentre sale l’incertezza sul futuro dell’economia e dei mercati finanziari, gli investitori corrono ai ripari, investendo a man bassa nei fondi con focus sui cosiddetti titoli di qualità. I titoli di qualità sono quelli che fanno capo a società che presentano profitti più elevati, debito basso e hanno potenziale per produrre rendimenti sopra la media nel lungo periodo. In altre parole, si tratta di titoli che, almeno sulla carta, possono sopportare meglio di altri una recessione economica.
Secondo dati Bloomberg, nei primi nove mesi dell’anno gli investimenti in ETF incentrati su titoli di qualità sono risultati pari a circa 4,6 miliardi di dollari. Una cifra che si confronta ai 3,5 miliardi di dollari dell’intero 2018 nonché l’importo più alto di sempre in sempre.
Questo succede mentre gli utili aziendali stanno aumentando a un ritmo più lento e la crescita economica mondiale sta mettendo il freno a mano, complici la guerra commerciale Usa-Cina e l’uscita ancora irrisolta della Gran Bretagna dall’Unione europea. Tutte queste condizioni “rendono l’ETF di qualità ben posizionato per fornire stabilità agli investitori che stanno ancora cercando rendimenti interessanti”, ha detto al Wall Street Journal Todd Rosenbluth, a capo degli ETF presso CFRA.Un esempio per tutti. L‘iShares Edge MSCI USA Quality Factor ETF (QUAL), il più grande fondo della categoria del valore di $ 11,6 miliardi, ha un portafoglio concentrato su 125 titoli con un presenza di aziende del settore hi-tech che si attesta intorno al 23,3%. Le sue maggiori partecipazioni sono Apple Inc. e Johnson & Johnson (circa il 4% ciascuna), seguite da Mastercard Inc., Facebook Inc. e Visa Inc.
A differenza di altri fondi di qualità che si concentrano solo su titoli di società a grande capitalizzazione, QUAL presenta sia i titoli di grandi dimensioni che quelli a media capitalizzazione e li classifica in base a un elevato rendimento del capitale, a un basso debito / capitale e una crescita stabile degli utili.