Economia

RC Auto: Federconsumatori, non basta denunciare, bisogna intervenire

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(Teleborsa) – “Non è sufficiente denunciare gli aumenti delle polizze RC Auto – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti a margine della relazione annuale dell’ISVAP – Noi ci occupiamo di denunciare gli aumenti, gli altri devono operare ed intervenire concretamente per contrastare i continui rincari che si abbattono sugli automobilisti.” Aumenti che, come l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori denuncia a partire da gennaio, hanno registrato, quest’anno, una crescita dal 15% al 20%. Addirittura, secondo un nostro studio, le polizze rc auto, dal 1994 ad oggi, hanno conosciuto un aumento del +173%! Tali rincari, non lo dimentichiamo, comportano ricadute dirette per gli automobilisti, solo quest’anno, di 179 Euro annui. A queste si aggiungono le ricadute indirette sui beni di largo consumo, che comporteranno un aumento dello 0,2% sul tasso di inflazione, pari a 60 Euro annui. Complessivamente, quindi, tra ricadute dirette ed indirette, i cittadini, a causa di questi aumenti, si ritroveranno a pagare ben 239 Euro annui in più. Alla luce di questi dati e delle pesantissime ricadute per i cittadini, chiediamo di intervenire in maniera determinata su questo settore, facendo pagare alle assicurazioni i costi della crisi in atto e non chiedendo sacrifici solo alle famiglie, specialmente quelle a reddito fisso. Questo attraverso un blocco delle tariffe RC Auto, che va affiancato da un aumento di competitività in tale settore, reso possibile dall’incremento e dal potenziamento del ruolo degli agenti plurimandatari. Inoltre, alle compagnie assicurative, chiediamo di eliminare del tutto quel vergognoso criterio di calcolo delle polizze che si basa sulla nazionalità dell’assicurato, prendendo in considerazione il “rischio etnico”, ed anzi ci chiediamo come mai l’ISVAP non sia intervenuta prima a tale proposito.