(Teleborsa) – L’Italia resta un Paese anomalo nel settore assicurativo. Anomalo per il costo dell’Rc auto doppio rispetto a Francia, Spagna e Germania; anomalo rispetto agli aumenti che anche secondo l’Isvap in Italia sono tre volte rispetto all’Europa; anomalo rispetto ai mancati interventi del Parlamento per contrastare le crescenti illegalità che potrebbero ridurre in modo significativo le tariffe; anomalo rispetto all’esigenza di garantire in tutto il territorio centri di liquidazione danni e che invece vengono chiusi, soprattutto nelle aree del Mezzogiorno. Molti sono i provvedimenti presi dall’Isvap per riportare trasparenza nel settore. Per i consumatori occorrono tuttavia ulteriori sforzi per rendere le polizze vita più trasparenti e soprattutto per contrastare nel settore Rc auto il crescente fenomeno dei contrassegni falsi che hanno portato ad un forte aumento dell’intervento del Fondo vittime della strada. Adiconsum chiede al Governo di aprire un tavolo per esaminare tutti i possibili interventi che possono incidere nel contenere o ridurre le tariffe Rc auto. La stessa Ania in un suo documento afferma la possibilità di riduzione del 38% delle attuali tariffe Rc auto a fronte di interventi di contrasto alle frodi, di una normativa sulle microlesioni, sul risarcimento delle lesioni gravi e sul funzionamento del bonus-malus.