Il quadro generale e’ sempre lo stesso ormai da tempo immemore: i titoli stanno scontando una ripresa del mercato del lavoro e dei redditi nella seconda parte dell’anno. E’ da tempo che succede, confondendo gli scettici che continuano a mettere in dubbio persino l’esistenza di un mercato rialzista.
Sul breve termine, le azioni sono tecnicamente ipercomprate, in proporzioni che raramente si sono viste prima d’ora. Un esempio lampante, come sottolineato da MarketWatch, e’ quello rappresentato dal fondo comune di investimento PowerShares Trust QQQ Series 1, che scambia sopra la media mobile su 10 giorni da ormai 42 giorni di fila, un record assoluto da quando l’ETF e’ stato concepito nel 1999 e una serie molto piu’ lunga del record precedente di 28 giorni.
A cosa bisogna dunque fare assoluta attenzione per non inciampare in bucce di banana indesiderate? Secondo MarketWatch bisogna stare sempre attenti a qualsiasi imprevisto, in particolare a qualsiasi messaggio che la reazione del mercato – nel contesto la resistenza estrema del mercato – potrebbe offrire.
Tutti pensano che il messaggio piu’ risonante arrivera’ dall’economia Usa. C’e’ chi si aspetta una delusione forte, ma sono in numero piu’ nutrito coloro che scommettono che si dimostrera’ piu’ forte nella seconda meta’ dell’anno e nel 2011 rispetto al previsto. Quando questa constatazione sara’ accettata dalla maggior parte degli investitori, si verifichera’ un’ulteriore rivalutazione al rialzo sui corsi azionari.
La Borsa si muove in considerazione di quello che avverra’ tra 6, 9, 12 mesi. E’ questo che complica i calcoli. Nessuno ha ancora imparato a leggere il futuro, tuttavia, e’ proprio dai dati a disposizione al momento che si trovano le poche certezze a disposizione.
C’e’ un settore in particolare che e’ indicativo di quello che si prospetta davanti a noi e che presenta singoli titoli che sono destinati a garantire alti rendimenti a prescindere dall’andamento generale del mercato.
Uno di questi a fine 2009 era presente nel portafoglio di ben novantaquattro fondi comuni, un incremento del 62% rispetto ad un anno prima ed un rialzo esemplare della crescita dell’interesse istituzionale per questo nome.
Dopo aver fatto un balzo da $8 a $55 dal 2008 a oggi, il rapporto tra utili e prezzo in Borsa e’ alto. Ma d’altronde e’ sempre cosi’ quando si tratta di un’azione emergente con credenziali di leadership in un contesto di mercato rialzista. Se vi sembra poco.