Roma – Dei sensori a raggi infrarossi – peraltro già in uso da una trentina d’anni – sarebbero in grado di assistere nell’ottimizzazione della produzione di olio di semi per uso biocombustibile: è quanto risulta da uno studio del Dipartimento dell’Agricoltura statunitense.
Come riporta il sito di Science Daily i sensori sono infatti in grado di valutare la quantità e la qualità dei semi prima ancora del raccolto, misurando il contenuto oleico con un margine di errore che non supera lo 0,5%.
La tecnica permetterebbe di ottimizzare la produzione regolando il grado di frammentazione dei semi nelle macchine usate nella produzione dell’olio.