(WSI) – Avete in mente il gioco “Aguzzate la vista” su La Settimana Enigmistica? Potrebbe essere proposto anche scorrendo la tabella che riporta le rilevazioni Ads sull’andamento delle testate – quotidiani, settimanali e mensili – più diffuse in Italia nell’anno mobile terminante a febbraio 2010: individuare il segno positivo è davvero arduo perché compare solo quattro volte a fronte di 39 “meno” e di 2 “zero”.
Le mosche bianche che volano alto – meglio, non precipitano – nel panorama turbolento della stampa nazionale sono: il quotidiano Avvenire, che a novembre ha inaugurato la direzione di Marco Tarquinio e ha mantenuto le posizioni, aumentando la diffusione di un lieve 0,9% rispetto all’anno marzo 2008-febbraio 2009; fra i settimanali più venduti, la testata Vero (Guido Veneziani Editore) conquista il target di riferimento – la famiglia – e migliora la diffusione del 3,9%; infine, tra i mensili, spiccano le performance di Cucina Moderna, edito da Mondadori, la cui diffusione balza addirittura del 21,1%, e di Am Automese (Conti Editore), che chiude l’anno a febbraio 2010 con un +9,7% di copie diffuse presso gli appassionati di motori. Stabilità per Settimanale Dipiù (Cairo Communication) e per il magazine D La Repubblica delle Donne.
Tutto il resto è in discesa, soprattutto fra i quotidiani: Corriere della Sera si conferma leader per diffusione, con 519.099 copie ma lascia sul terreno il 14,7%, La Repubblica lo incalza con 473.788 copie e cede l’11%, Il Sole 24 Ore, con 281.194 copie, perde il 15,3%, La Gazzetta dello Sport Lunedì (406.141) registra un -13,0%. Anche la free press
e Polis, terza con 463.238 copie, cala del 3,5%. Fra i quotidiani che “tengono”, troviamo il Giornale, in calo solo l’1,5%. Nell’area settimanali si va dal -9,9% di Chi (Mondadori) al -1% di Famiglia Cristiana, nel settore mensili dal -28,2% di Starbene (ancora Mondadori) al -0,1% di Cose di Casa.
Insomma, quello chiuso a febbraio si conferma davvero un anno pesante per la stampa e in questi mesi continua a prevalere un clima di incertezza e di scarsa visibilità sul futuro, tanto che nessuno dei principali editori, alla luce dei bilanci parziali al 31 marzo e in attesa di quelli semestrali, azzarda previsioni più ottimistiche di “crescita minima”.
Anche il trend degli investimenti pubblicitari sulla stampa, che Nielsen Media misura nel primo trimestre 2010 in leggero calo (-1%) sull’equivalente periodo 2009 – anno che si è chiuso archiviando un crollo superiore al 24% – giustifica tale cautela. Per tutti gli editori, grandi o piccoli che siano, le parole d’ordine sono: qualità per consolidare e valorizzare l’esistente, innovazione, tecnologia e nuovi modelli di business per cavalcare l’onda del digitale.
Clicca qui per tutte le tabelle con la diffusione di quotidiani, settimanali e mensili.
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Le prime 15 testate per diffusione
mar. 2009 feb. 2010 / mar. 2008 feb. 2009 (in unità; var.%)
QUOTIDIANI
Corriere della Sera 519.099 608.778 -14,7
La Repubblica 473.788 532.263 -11,0
E polis 463.238 480.218 -3,5
La Gazzetta sport-lunedì 406.141 466.929 -13,0
La Gazzetta sport 338.281 367.095 -7,8
La Stampa 296.589 309.385 -4,1
Il Sole 24 ore 281.194 332.058 -15,3
Corriere sport-stadio lun. 243.895 264.093 -7,6
Corriere sport – stadio 205.200 220.237 -6,8
Il Messaggero 200.646 210.273 -4,6
il Giornale 185.873 188.743 -1,5
La Nazione 123.321 135.553 -9,0
TuttoSport Lunedì 113.389 126.299 -10,2
Libero 112.944 121.934 -7,4
Avvenire 106.520 105.564 +0,9
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