(WSI) –Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato sono leggermente calati sul breve e saliti sul lungo con lo spread 2-10 anni aumentato a 180pb da 177. Il tasso decennale tedesco ha continuato a mantenersi poco al di sopra del minimo storico, collocato al 2,499%.
In rialzo le borse europee, stabili gli spread sui titoli periferici ad eccezione dell’Irlanda che ha visto un aumento di circa 14pb sul tratto decennale vs Germania. Che la situazione sui bond sia più tranquilla risulta evidente dagli acquisti della Bce che la scorsa settimana sono scesi al minimo storico (solamente 9 Mln€) da quando il programma è partito a maggio.
Dal punto di vista macro ieri l’indice Sentix relativo alla fiducia degli investitori in area Euro è salito ai massimi da 2 anni e mezzo. Il dato finale sul Cpi tedesco di luglio stamani ha confermato un aumento all’1,2% a/a dallo 0,8% di giugno.
Negli Usa i tassi di mercato sono leggermente saliti in un contesto di rialzo degli indici azionari. In assenza di dati macro di rilievo il mercato resta focalizzato sulla riunione del Fomc di questa sera. Nel comunicato è possibile che la Fed abbassi il proprio giudizio sull’economia Usa alla luce degli ultimi dati macro. Inoltre potrebbe segnalare come l’incertezza sia aumentata.
Gli operatori restano in attesa di sapere se la Fed annuncerà un nuovo piano di stimolo all’economia, anche se di entità ridotta. In particolare, la manovra più probabile in tal senso, potrebbe riguardare la ripresa dell’acquisto di Treasury utilizzando i flussi cedolari (interessi e nominale) degli MBS in portafoglio. Il comunicato rappresenterà probabilmente il mover della giornata sui mercati.
Sull’ipotesi di “Quantitative Easing 2” le borse mondiali stanno continuando a salire con l’indice MSCI World che ieri ha toccato i massimi da inizio maggio. Segnaliamo che i “guru della finanza” hanno ipotesi diverse sul futuro dei Treasury. Dopo che Bill Gross aveva suggerito agli investitori di acquistare bond a lunga scadenza, Buffett è di opinione completamente opposta ed ha annunciato di avere accorciato la scadenza dei bond in portafoglio perché teme che ci possa essere una fiammata dell’inflazione.
Di conseguenza ritiene che i tassi siano destinati a salire presto, mentre Gross ritiene restino bassi per i prossimi 3 anni. Durante la notte la Cina ha annunciato che il surplus commerciale a luglio è cresciuto oltre le attese (massimo da 18 mesi) a causa di un rallentamento oltre le stime delle importazioni. I prezzi degli immobili invece sono saliti al ritmo minore da 6 mesi a luglio grazie agli sforzi del governo per limitare la formazione di bolle speculative. In Giappone la BoJ ha lasciato il tasso di riferimento allo 0,1% con decisione unanime e non ha annunciato nessuna misura aggiuntiva di QE.
Valute: in attesa della riunione della Fed di stasera, si è assistito ad un apprezzamento del dollaro vs euro ieri e durante la notte, con il cross giunto in prossimità del supporto 1,3150. In assenza di dati macro di rilievo, oggi la sessione potrebbe essere guidata da fattori tecnici fino al comunicato della Fed che probabilmente potrebbe poi dar luogo ad una certa volatilità.
Fino alla Fed il cross potrebbe muoversi tra 1,31 e 1,3250. Prosegue la bassa volatilità sull’euro/yen con il cross compreso nell’area 112-114. Verso dollaro il supporto resta collocato in area 84,80-85 e la resistenza a 86,30. Deprezzamento dello yuan cinese vs dollaro dopo che ieri il cross ha toccato il nuovo minimo storico a 6,7653Y/$.
Materie Prime: giornata contrastata tra le commodity. La peggiore dell’indice GSCI è stata il gas naturale (-3,5%) seguita dallo zucchero (-2,8%). In rialzo i metalli industriali ad eccezione dell’alluminio (-0,4%), in calo i preziosi. Tra gli energetici il greggio Wti ha guadagnato circa l’1%. Infine sono proseguite le vendite sul grano che ha perso l’1,8%.
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