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PROZAC: LA PILLOLA CHE HA FATTO TREMARE LE BORSE

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Il piccolo terremoto che ha scosso ieri le borse americane ha messo in luce pratiche poco conosciute dell’industria farmaceutica.

E’ accaduto che un tribunale d’Appello abbia negato a Eli Lilly (LLY) il diritto di continuare a produrre in esclusiva il Prozac, il farmaco antidepressivo piu’ prescitto dai medici di tutto il mondo.

Questo significa che un preparato generico – ovvero un farmaco che contiene lo stesso principio attivo ma commercializzato con un nome diverso – potra’ essere sul mercato gia’ a partire dall’anno prossimo.

L’esclusiva sulla commercializzazione di una molecola brevettata dura generalmente 20 anni, ma le multinazionali del farmaco riescono di solito a ottenere una proroga. La tecnica piu’ utilizzata e’ quella di apportare modifiche non sostanziali alla composizione o individuare nuove indicazioni terapeutiche.

La manovra questa volta non e’ riuscita a Eli Lilly, e il titolo ha bruciato a Wall Street circa il 30% del valore.

Il Prozac, che conta per circa il 25% sui $10 miliardi del fatturato annuo di Eli Lilly, potra’ quindi trovarsi in commercio sotto altro nome a un prezzo estremamente ridotto rispetto ai 3 dollari a pastiglia attuali.

Un farmaco generico costa in media il 90% in meno rispetto alla preparazione originale e la Food and Drug Administration (FDA), l’ente che controlla negli Stati Uniti medicinali e alimentari, garantisce che non vi e’ alcuna differenza sotto il profilo dell’efficacia terapeutica.

Eli Lilly intende procedere con un nuovo appello, ma intanto ha richiesto e ottenuto l’autorizzazione a produrre un nuovo farmaco antidepressivo che non presenta gli effetti collaterali di Prozac.

Il medicinale sara’ sul mercato verso la fine dell’anno prossimo, in tempo per sfidare le formulazioni generiche, ed e’ protetto da brevetto almeno sino al 2015.