(Teleborsa) – Le difficoltà dell’economia in generale, che hanno forse indotto ad atteggiamenti di maggior prudenza, ed il minor numero di transazioni tra imprese in particolare, sembrano aver avuto almeno un effetto positivo: la riduzione del numero dei protesti. Come mostra l’analisi condotta da Unioncamere sull’andamento dei protesti levati nelle province italiane nel corso del 2009, gli effetti protestati si riducono infatti del 2% in termini di importi e del 2,4% nel numero, mentre aumentano dell’1% i valori medi. La diminuzione, si legge in una nota, ha riguardato in particolare gli assegni, diminuiti del 13,4% tanto in numero quanto nell’importo (il valore medio aumenta dell’1%). Crescono invece (ma ad un tasso inferiore a quello registrato nel passaggio dal 2007 al 2008) le cambiali (+3,7% il numero e +17,5% l’importo) e le tratte (+2,6% il numero, -0,9% l’importo).
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