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Proseguono gli incontri bilaterali in attesa del summit

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Siena – Tassi di interesse: in area Euro la sessione di ieri è stata caratterizzata da un elevato ottimismo da parte degli operatori con borse in deciso rialzo e spread in calo.

In particolare è stata ben accolta la manovra italiana, come dimostrato dallo spread sul decennale sceso sotto i 400 pb ed il tasso sul decennale sotto il 6%. Cresce inoltre l’ottimismo su nuove possibili manovre da parte della Bce.

Secondo quanto riportato dal Sunday Times di ieri, la Bce potrebbe implementare un piano da 1000 Mld€ per contribuire alla soluzione della crisi del debito europeo.

Merkel e Sarkozy ieri hanno comunicato di aver raggiunto un accordo sul cambiamento dei Trattati e che i dettagli di questo accordo saranno inviati mercoledì a Van Rompuy, presidente del consiglio europeo.

I due leader hanno dichiarato che preferirebbero che i cambiamenti dei trattati venissero approvati da tutti e 27 i paesi. Se non fosse possibile si potrebbe procedere all’approvazione dei soli 17 paesi dell’area.

Germania e Francia chiedono sanzioni automatiche per i paesi che non rispettano il target del 3% del deficit/Pil e che tutti i paesi inseriscano nella loro costituzione la “regola d’oro” che impone il pareggio di bilancio.

Secondo Sarkozy solo una maggioranza qualificata dell’85% potrebbe bloccare le sanzioni (attualmente ci vuole una maggioranza qualificata per avviare le procedure d’infrazione proposte dalla Commissione).

La Merkel chiede un’accelerazione dell’entrata in vigore dell’Esm nel 2012 (da giugno 2013 previsto in precedenza). Un’altra proposta riguarda la possibilità di tenere una riunione tra capi di stato e governo tutti i mesi fino al termine della crisi.

I due capi di stato si sono inoltre mostrati contrari agli Eurobond. In merito alla partecipazione dei privati nei piani di salvataggio, Merkel e Sarkozy si sono accordati che in futuro la loro partecipazione non sarà richiesta e che la Grecia è stato un caso particolare.

La Bce ha comunicato che la scorsa settimana sono stati acquistati bond per 3,66 Mld€ da 8,58 Mld€ della settimana prima e che dovrebbe drenare 207 Mld€.

L’agenzia di rating S&P a chiusura mercati ieri ha annunciato di aver messo in credit watch negativo 15 paesi della zona Euro, compreso Italia, Francia e Germania (sono esclusi solo Grecia e Cipro) a causa del peggioramento della crescita e della restrizione delle condizioni del credito.

L’agenzia ha precisato che potrebbe ridurre di un livello il rating di Austria, Belgio, Finlandia, Germania, Olanda e Lussemburgo e di due livelli quello degli altri paesi incluso Italia e Francia. Ricordiamo che il credit watch negativo indica una possibile revisione del rating entro tre mesi. S&P ha infine aggiunto che intende terminare la sua revisione il prima possibile dopo il summit del 9 dicembre.

Il Fmi, come già deciso anche dai paesi dell’area Euro, ha approvato lo sblocco della sesta tranche da 2,2 Mld€ per la Grecia.

Oggi è atteso un incontro tra il segretario al tesoro Usa Geithner ed il presidente della Bce Draghi e quello della Bundesbank Weidmann, domani invece sarà la volta di Monti.

Oggi infine è atteso il giuramento del nuovo governo belga guidato da Elio di Rupo.

Negli Usa borse in rialzo sostenute soprattutto dal comparto finanziario. Sul fronte macro l’indice Ism non manifatturiero di novembre si è posizionato al livello minimo da gennaio 2010.

Nel frattempo i democratici al senato hanno reso pubblica una nuova proposta per consentire la proroga degli sgravi contributivi a favore dei lavoratori in scadenza il prossimo 1 gennaio 2012. Una prima proposta era stata bocciata la scorsa settimana.

Secondo taglio del tasso di riferimento di 25pb da parte della banca centrale australiana nel giro di un mese, per fronteggiare il potenziale impatto negativo della crisi in area Euro.

Valute: euro in deprezzamento nella giornata di ieri dopo la notizia di S&P sui rating sovrani dei paesi dell’Eurozona. Il cross non era infatti riuscito durante la seduta europea a rompere la resistenza in area 1,35, nonostante il forte rialzo dei listini azionari. Il cross si trova ora in prossimità di 1,3370 e non è da escludere un ritorno verso il supporto a 1,3250 in attesa degli importanti eventi che si terranno nelle giornate di giovedì (riunione della Bce) e venerdì (incontro leader Ue).

Da segnalare in mattinata la pubblicazione dei dati sull’inflazione svizzera che per il secondo mese consecutivo è risultata in calo. Ciò potrebbe spingere la SNB nella riunione del prossimo 15 dicembre ad adottare ulteriori misure sul franco.

Questa mattina l’euro perde terreno anche nei confronti dello yen con un’area di supporto di breve collocata nella fascia 102,50-103,30.

Materie Prime: ieri si è registrato un lieve calo per l’indice GSCI ER (-0,1%) con andamento divergente tra le varie componenti. Tra i rialzi maggiori troviamo il nichel (+4,3%), il caffè (+3%) e lo zucchero (+2,7%). Il calo peggiore ha interessato il gas naturale (-3,5%) a causa di temperature miti negli Usa. Negativo anche il grano (-2,5%).

Questa mattina l’oro si attesta poco sopra i 1700$/oncia dopo il ribasso dello 0,9% di ieri. Il Brent si colloca intorno ai 109$/barile dopo che ieri ha chiuso pressoché invariato.

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