(Teleborsa) – Il Centro Studi di Confindustria (CSC) stima in marzo un aumento della produzione industriale dello 0,8% su febbraio, quando si è avuta una variazione nulla su gennaio, secondo le rilevazioni ISTAT diffuse oggi (dati destagionalizzati). Nel primo trimestre 2010 l’attività è cresciuta dell’1,7% congiunturale, dopo il +1%del quarto 2009 (rivisto dall’ISTAT al rialzo dal -0,6% comunicatoprecedentemente). In marzo rimane ampio il gap dal massimo di attività pre-crisi: -20,1%. Il miglioramento dal minimo di un anno fa è di +7,7%. Per i prossimi mesi le indicazioni sugli ordini segnalano ulteriori progressi dell’attività. In marzo il relativo indice del PMI manifatturiero per l’Italia si è collocato a 54,8 registrando un forte recupero degli ordini esteri, cresciuti per il quinto mese consecutivo. Aumentano anche gli ordini rilevati in marzo dall’indagine rapida CSC: +3,2% su febbraio, quando vi era stato un miglioramento dell’1,8% mensile. Con il rilascio dei dati di febbraio, l’istituto di statistica ha operato una revisione dell’indice dovuta principalmente alla rettifica dei coefficienti di produttività oraria nelle recenti stime di contabilità nazionale e all’utilizzo di nuovi parametri di destagionalizzazione. Tale revisione ha modificato il profilo della produzione industriale negli ultimi tre anni. Nel 2009 la correzione è stata molto significativa: la contrazione dell’attività risulta ora di -18,4% (da -17,4% delle precedenti stime). Peggiora, di poco, la caduta dal picco di aprile 2008 al minimo di marzo 2009: -25,9% (dal -25,4%). È più lento il recupero.