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PREZZI AL CONSUMO USA PER DICEMBRE IN RIALZO +0,2%

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L’indice dei prezzi al consumo (CPI, Consumer Price Index) e’ salito nel mese di dicembre negli Stati Uniti dello 0,2%, con il ‘core rate’ in aumento di +0,1%.

I numeri sono
ottimi, perche’ la stima degli analisti era di un rialzo del +0,3% e
del +0,2% per il ‘core rate’.

La reazione in borsa e’ stata euforica: il futures S&P 500 si e’ impennato in pochi secondi a +17,40
punti.

Il mercato percepisce in sostanza che resta immutata una situazione di fondo – nonostante gli allarmi lanciati da Alan Greenspan – assolutamente positiva, con un’economia forte che cresce senza sviluppare inflazione. Il dato sara’ certamente gradito a Wall Street.

Secondo la CABOTO, ”per l’indice generale dei prezzi al consumo si prevedeva una variazione del +0,3% m/m (principalmente per effetto del prezzo del petrolio), dopo il +0,2% del mese precedente. L’indice core era stimato in aumento dello 0,2%, in linea con l’andamento del bimestre precedente. Il dato appare scontato dal mercato, ma confermerebbe i rischi di upside sull’inflazione”.

”Negativo – scrive la CABOTO nel commento quotidiano pubblicato da WSI in prima pagina – sarebbe un incremento del Cpi-core dello 0,3% in quanto accentuerebbe i timori di una stretta piĂą aggressiva da parte della Fed. Ora che appare ormai scontato un aumento de Fed Funds al Fomc di febbraio, le speculazioni si concentreranno su un rialzo di 25 oppure di 50 pb, oltre che sull’ampiezza del rialzo complessivo per il 2000”.

”Sembra piĂą probabile una serie ravvicinata di rialzi di modesta entitĂ . Riteniamo quindi probabile un rialzo di 25 pb a febbraio accompagnato dalla contestuale adozione di un bias restrittivo”.