Prometeia ha rivisto al ribasso le previsioni sull’andamento dell’economia italiana nel 2009. Il centro studi, si legge nell’aggiornamento al rapporto di previsione, si attende un calo del 5,2% del Pil per quest’anno e vede un dato invariato nel 2010. Ad aprile, Prometeia vedeva una contrazione del Pil 2009 del 4,2%. Nel documento si parla di una recessione meno intensa, rispetto al primo trimestre, fino all’estate, “e poi stabilità/modestissima ripresa”.
Nei primi tre mesi di quest’anno, prosegue Prometeia, “l’ampiezza della caduta (dell’attività) ha superato le previsioni. Infatti, il Pil è sceso del 2,4% (stima flash), a fronte di una contrazione dell’1,7% attesa ad aprile. A marzo, la produzione industriale è scesa del 4,6% rispetto al mese precedente, portando la flessione del primo trimestre al 9,9%. In un anno, la produzione industriale è crollata del 25%, tornando “ai livelli del 1982”. Nel 2010, quando è previsto l’avvio della ripresa economica vera e propria, Prometeia si attende un Pil a livelli più bassi rispetto al punto di inizio della recessione e “addirittura inferiore a quello del 2005”.
Sul fronte del lavoro, il documento parla di “quasi 600.000 occupati in meno e oltre 700.000 disoccupati in più” nel 2010. Per quanto riguarda il deficit, Prometeia vede un rapporto con il Pil al 4,9% nel 2009 e nel 2010. Il peggioramento delle stime è conseguenza del “maggiore calo di attività”, come testimonia la contrazione del gettito erariale, “sceso nei primi tre mesi del 2009 del 4,6%”, con le imposte indirette diminuite del 6,3%, l’Iva che è crollata del 10,6% e le imposte dirette che hanno segnato una flessione del 3,2%.
Aumenta, di conseguenza, il disavanzo del settore statale, arrivato a 48,5 miliardi di euro fra gennaio e aprile e a quasi 70 miliardi negli ultimi dodici mesi, “livello mai raggiunto negli ultimi dieci anni”. L’inflazione è stimata all’1% quest’anno e all’1,9% nel 2010. Il documento sottolinea che “gli effetti positivi sul reddito disponibile e sulla domanda (del calo dei prezzi) sono in esaurimento”, perché da tre mesi “l’inflazione mese su mese ha smesso di cadere ed è tornata positiva”.
Prometeia evidenzia i segnali di ripresa forniti dagli indicatori qualitativi. In particolare, “la fiducia dei consumatori italiani in aprile è tornata al livello più alto dal 2007”. Prometeia, infine, vede il Pil mondiale calare dell’1,5% nel 2009 e crescere del 2,1% l’anno prossimo, con l’Unione Europea che dovrebbe vedere un calo del prodotto del 4,7% nel 2009 e un modesto +0,1% nel 2010, a fronte di una contrazione del 3,3% quest’anno e di una crescita dello 0,4% nel 2010 del Pil Usa.