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PREVISIONI 2009: NIENTE DI BUONO SUL FRONTE DELLA CRISI MONDIALE

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Gli investitori si liberano finalmente oggi di uno dei peggiori anni a memoria d’uomo e pregano affinché i piani di salvataggio governativi spingano l’economia globale fuori dal collasso nel nuovo anno. Ma nuovi dolori sono attesi a breve termine, con nuove bancarotte e licenziamenti almeno per i primi mesi del 2009, e ulteriori notti insonni per tutti, dai banchieri centrali ai consumatori, che lottano per pagare i mutui e i conti delle carte di credito.

La più grande crisi finanziaria in 80 anni, iniziata con il collasso del rischioso mercato Usa dei mutui subprime, ha reso il 2008 uno degli anni peggiori di sempre per gli investitori, mentre la recessione ha colpito l’economia globale. “E’ stato un anno scioccante”, dice Michael Heffernan, senior client adviser dell’Austock Group in Australia. Le azioni europee hanno chiuso l’anno con una perdita del 45%, la più grande di sempre, in linea con il declino degli altri maggiori mercati globali.


La World Federation of Exchanges, che segue i mercati azionari nelle 53 economie sviluppate ed emergenti, ha detto che circa 30mila miliardi di dollari in market value sono evaporati fino alla fine di novembre. La crisi ha anche cambiato radicalmente il panorama della finanza globale, con il fallimento di grosse banche d’investimento Usa e grosse perdite per altri istituti internazionali. Lo S&P 500 Usa ha perso circa il 40%. La sua perdita annuale peggiore fu nel 1931, durante la Grande depressione, quando calò del 47,1%. Nessun settore è stato risparmiato, dalle banche ai negozi.


Le vittime della crisi aumentano ogni giorno, con annunci quasi quotidiani di nuove perdite societarie, licenziamenti e il crollo dei prezzi di asset, dalle auto alle case. L’oro è stato una delle poche commodity a chiudere l’anno in positivo, guadagnando circa il 4%, con gli investitori impauriti che hanno lasciato l’azionario per beni che sembrano più sicuri durante periodi problematici.


ALTRE CATTIVE NOTIZIE Anche ieri sono arrivate cattive notizie dagli Usa, con il prezzo delle case sceso del 18% in ottobre rispetto all’anno precedente e la fiducia dei consumatori scesa a livelli record a causa di grossi tagli di posti di lavoro. Ma con il taglio di interessi da parte delle banche centrali, la diminuzione del prezzo del greggio e i governi che pompano soldi nel sistema, secondo Heffernan ci sono segnali positivi per il 2009.


I governi mondiali hanno fornito oltre mille miliardi di dollari nelle loro economie per far galleggiare le imprese e salvare i posti di lavoro, e nuovi aiuti sono attesi per il 2009. I mercati globali del credito stanno mostrando alcuni segnali di miglioramento, ma le banche restano riluttanti a prestare soldi ad aziende e privati, temendo un aumento di bad loan mentre le economie peggiorano.


Gli investitori ora guardano a gennaio, con la nuova amministrazione Usa di Barack Obama, che giurerà da presidente il 20 e che dovrebbe svelare un programma di spese che secondo le fonti potrebbe avere un range tra i 675 e i 775 miliardi di dollari per due anni. Il nuovo anno vedrà anche i tentativi di aggiornamenti dei sistemi regolatori e di controllo per evitare future crisi. Il segretario uscente del Tesoro Usa Hank Paulson ha detto che gli Stati Uniti devono combattere la crisi finanziaria senza gli strumenti necessari per agire con efficacia, secondo quanto scrive oggi il Financial Times.