(Teleborsa) – La recente decisione della Foxconn di alzare per la seconda volta in una settimana i salari dei dipendenti delle proprie fabbriche cinesi ha cominciato a portare all’attenzione dei media una questione che ben presto potrebbe diventare di portata rilevante: la possibile fine della convenienza nel fare business in Cina. Le fabbriche costiere stanno aumentando i salari orari degli operai, mentre i governi locali stanno alzando gli standard minimi salariali, si legge per esempio su un articolo del New York Times di oggi. Se la Cina permetterĂ alla propria valuta, il renmimbi, di apprezzarsi nei confronti del dollaro statunitense entro la fine dell’anno, come prospettano molti economisti, il costo relativo della manifattura cinese sicuramente subirĂ un aumento, prosegue il quotidiano. Il costo della manodopera del gigante asiatico è ancora basso rispetto a quello di Europa e Stati Uniti, ma gli aumenti salariali potrebbero comunque avere ripercussioni sui beni ivi prodotti come t-shirt, sneakers e apparecchiature informatiche. Secondo gli analisti, le nuove esigenze salariali sono dovute al rincaro dei prezzi dei beni di prima necessitĂ come case e cibo, che hanno eroso il potere di spesa dei cinesi soprattutto nelle province rurali. Ora sono sempre piĂą economisti a stimare che siamo vicini alla fine di un’era: quella del far business in Cina perchè conviene.
Se vuoi aggiornamenti su Presto far business in Cina potrebbe non convenire inserisci la tua email nel box qui sotto:
Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.
Abbiamo ricevuto la tua richiesta di iscrizione. Conferma la tua iscrizione facendo clic sul link ricevuto via posta elettronica.
Se vuoi ricevere informazioni personalizzate compila anche i seguenti campi opzionali.
Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.
Ti potrebbe interessare
Le ultime notizie dalla Fed danno slancio alle quotazioni, mentre cresce l’attesa per l’halving
Le ultime stime degli analisti dell’agenzia S&P, che rivedono al ribasso le previsioni di crescita della zona euro 2025. E mettono in conto per quest’anno tre tagli della BCE
Banca Investis ha nominato Vittorio Musso nuovo Area Manager Nord Ovest. Musso, con oltre 30 anni di esperienza nel settore bancario, ha lavorato in BNL BNP Paribas, UniCredit, UBS e altri.