Avvio di ottava poco variato per le borse europee, che si prendono una pausa dopo il rimbalzo di venerdì. Il mercato dovrà metabolizzare oggi i risultati elettorali in Irlanda, paese alla ribalta per le sue difficoltà finanziarie.
In Irlanda, il principale partito dell’opposizione ha ottenuto una vittoria storica ed ha preannuciato che avvierà consultazioni urgenti per formare un nuovo governo con l’obiettivo di trasformare il suo straordinario successo in un mandato per rinegoziare con l’Europa l’accordo di salvataggio del paese.
Intanto la drammatica situazione in Libia continua a occupare la mente degli investitori, con il Brent in rialzo sui persistenti timori di un impatto sulla produzione.
Sul fronte corporate, il gruppo farmaceutico tedesco Bayer ha archiviato il 4Q10 con un buco di EUR145,0 mln contro i profitti per EUR153,0 mln di dodici mesi prima. Le attese erano per un utile netto di EUR160,57 mln. Sull’output negativo hanno pesato i costi di riorganizzazione aziendale e la svalutazione delbrand Shering di EUR405,0 mln. Notizie migliori sul fronte dei ricavi che sono cresciuti del 15% a EUR9,01 mld; per il 2011 l’outlook vede una crescita stimata dei ricavi del 4-6%.
PIAZZA AFFARI
Piazza Affari ha aperto in lieve calo stamane, con l’indice FTSE/MIB a 22.275 pts. Attenzione rivolta questa mattina a Terni Energia, che in una nota emessa nella notte dopo l’approvazione del piano industriale 2011-2013 dichiara di prevedere di arrivare al 2013 con ricavi per EUR195,0 mln e un ebitda di EUR28,5 mln con ebitda margin al 14,6%, mentre intende potenziare l’attività di generazione anche tramite joint e full equity. La società annuncia anche un payout 2010 che sarà tra il 40 e 45%. Nel 2012 il gruppo energetico prevede di entrare nel segmento energy saving e mini idro.
Focus anche su Richard Ginori, in grande spolvero questa mattina dopo la presentazione del piano industriale 2011-2013, che prevede una crescita media dei ricavi del 20% e un Ebitda positivo quest’anno. In agenda oggi i Cda sui risultati di Luxottica, Pop. Etruria Lazio e Juventus. Staccano il dividendo Mittel e Screen Service.
BANCHE
Le banche italiane devono agire per rafforzare i loro ratio patrimoniali con la riduzione dei costi, la destinazione degli utili a riserva, le dismissioni di asset non strategici. Ma il ricorso al mercato, quando le condizioni lo permetteranno, sarà inevitabile. Un messaggio inequivocabile che il governatore della banca d’Italia,Mario Draghi, indirizza alle banche in occasione del Forex.
Il Milleproroghe è legge. Tra le misure aiuti per le banche in vista di Basilea 3. In presenza di una perdita di esercizio, ai fini del calcolo dei nuovi coefficienti patrimoniali, le imposte anticipate relative alle svalutazioni dei crediti potranno essere trasformate in crediti di imposta.
EVENTI SOCIETARI
INTESA SANPAOLO (EUR2,43): il nuovo piano industriale triennale, che sarà presentato tra qualche settimana, prevede “di continuare a remunerare i soci”; lo ha dichiarato Andrea Beltratti, presidente del CdG.
LUXOTTICA (EUR22,30): presenterà i risultati del quarto trimestre e dell’intero 2010.
TELECOM ITALIA (EUR1,101): gli analisti di Goldman Sachs hanno alzato il target price da EUR1,22 a EUR1,24.
CAMBI E COMMODITIES
Sul mercato dei cambi, l’Eur/Usd viaggia sui livelli della chiusura di venerdì in zona 1,3770, in lieve calo dai massimi intraday dell’ultima seduta di 1,3837. A monte del parziale recupero del biglietto verde i flussi di ricopertura, mentre il clima di incertezza sul fronte geopolitico continua a favorire i corsi del franco svizzero. Il mercato valutario aggiusta intanto le posizioni in vista degli appuntamenti chiave della settimana che si apre oggi, tra cui la testimonianza del banchiere centrale Usa Ben Bernanke, il verdetto Bce sui tassi europei e i dati macro sugli occupati mensili Usa di febbraio.
Sul fronte delle commodities, negli ultimi scambi sulla piazza asiatica i derivati sul greggio si muovono in rialzo di circa USD 2,0, spinti dal timore di nuovi problemi dal lato dell’offerta in Nord Africa e Medio Oriente. Lac orsa dei prezzi non si ferma neanche dopo la decisione dell’Arabia Saudita, primo produttore mondiale, di aumentare la produzione per compensare la carenza di petrolio libico.
MACROECONOMIA
L’agenda macro odierna prevede l’inflazione finale di gennaio nella Zona Euro, attesa in calo dello 0,6% su mese dal +0,6% precedente edinvariata al 2,4% su base annua, mentre dagli Stati Uniti arriverannol’indice Ism di New York di febbraio, il Chicago PMI di febbraio, previsto inlieve calo e le vendite immobiliari in corso a gennaio.
In Giappone, secondo i dati preliminari la produzione industriale mostra a gennaio un incremento mensile del 2,4%, terzo mese consecutivo di crescita, dopo il 3,3% di dicembre e a fronte di un’attesa per un tasso del 4,0%. Sempre in Giappone, in gennaio le vendite al dettaglio sono aumentate al ritmo dello 0,1% su base annua rispetto al consensus di -1,6% e dopo il -2,0% di dicembre. La variazione calcolata rispetto al mese precedente e aggiustata ai fattori stagionali è di +4,1%.
In Germania, i prezzi tedeschi alle importazioni mostrano a gennaio un incremento dell’1,5% su base mensile e dell’11,8% tendenziale dopo il +2,3% e +12,0% di dicembre. Lo dicono i dati a cura dell’istituto federale di statistica, da confrontare con la mediana delle attese che convergeva su rialzo di 1,0% su mese e 11,2% su anno.
OBBLIGAZIONI E MONETARIO
Avvio in lieve rialzo per i derivati sul decennale tedesco, premiati dal clima di persistente tensione sul fronte libico cheincoraggia gli acquisti rifugio. Dal lato dell’offerta sul primario la settimana si apre con un collocamento belga a scadenza 2014 e 2021.
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