Presentazione all’ASH di uno studio di fase I su REVLIMID® e VIDAZA® nelle SMD ad alto rischio
Celgene International Sàrl (NASDAQ: CELG) ha annunciato che, secondo i risultati di uno studio di fase I presentato oggi sulla combinazione di REVLIMID e VIDAZA in pazienti affetti da sindromi mielodisplastiche (SMD) ad altro rischio, la combinazione di queste due terapie è ben tollerata e presenta un’alta attività. I dati sono stati presentati oggi nell’ambito del 50esimo Convegno Annuale della American Society of Hematology. “La lenalidomide e l’azacitidina hanno dimostrato un’attività significativa come singoli agenti rispettivamente nelle SMD a basso e ad alto rischio,” ha affermato il Dott Mikkael A. Sekeres, del Cleveland Clinic Taussig Cancer Institute, investigatore capo dello studio e consulente di Celgene. “Dalla combinazione delle proprietà immunomodulatorie, anti-angiogeniche e citotossiche della lenalidomide con le attività DNA demetilanti e citotossiche dell’azacitidina ci aspettiamo una maggiore efficacia in pazienti con SMD e leucemia mieloide acuta (LMA). Tali risultati riportano un regime terapeutico ben tollerato ed efficace.” Sono state impiegate sei coorti di dosaggio in tutto lo studio e, tenendo conto dei dati su sicurezza ed efficacia, la dose ottimale della combinazione sembra essere azacitidina 75 mg/m2 per via sottocutanea nei giorni 1-5 e lenalidomide 10 mg per via orale nei giorni 1-21. In questa coorte di tre pazienti, non si sono riscontrate tossicità non ematologiche di grado 3/4 e la risposta massima si è avuta in due pazienti con risposta completa e in uno con stabilizzazione della malattia. Dei 18 pazienti valutabili per la risposta, il 39 percento (7 pazienti) ha mostrato una risposta completa con un tasso di risposta generale del 72 percento (13 pazienti). Lo studio clinico multicentrico di fase I aveva l’obiettivo di determinare la sicurezza della terapia combinatoria, la dose massima tollerata e le tossicità dose-limitanti. La combinazione è stata ben tollerata con nessuna tossicità dose-limitante in nessuna delle coorti di dosaggio. La diminuzione mediana del conteggio assoluto dei neutrofili (ANC) è risultata del 26 percento e la diminuzione mediana delle piastrine è stata dello zero percento (media = 24%) entro le prime otto settimane. Le tossicità non ematologiche di grado 3/4 hanno incluso cardiopatie (2), cecità monoculare (1), carcinoma delle cellule basali della pelle (1), emorragia del SNC (2), neutropenia febbrile (5), affanno (1), insufficienza renale (1) e appendicite perforata (1). Sebbene il secondo ciclo sia stato ritardato per cinque pazienti, non si sono avute riduzioni di dose dovute a tossicità. Inoltre, lo studio ha valutato la risposta alla terapia secondo i criteri di risposta modificati del Gruppo di Lavoro Internazionale. I pazienti con SMD ad alto rischio non precedentemente trattati con azacitidina o lenalidomide sono stati arruolati nella sperimentazione usando uno schema di aumento della dose 3 + 3, con cicli di 28 giorni per un massimo di sette cicli. La ricerca è stata sovvenzionata congiuntamente da Celgene Corporation e dai National Institutes of Health. Informazioni su REVLIMID® Nel dicembre 2005, REVLIMID è stato approvato negli USA dalla FDA per il trattamento dei pazienti con SMD a rischio basso o intermedio-1. REVLIMID fa parte di una classe brevettata di farmaci immunomodulatori innovativi: gli IMiD® Insieme ad altri composti della classe IMiD è attualmente sottoposto a valutazione in oltre 100 sperimentazioni cliniche e su un’ampia gamma di tumori del sangue e solidi. La classe IMiD è coperta da un’estesa proprietà intellettuale che comprende tutti i brevetti, registrati o in corso di registrazione negli Stati Uniti, in Europa e in altri paesi, compresi quelli relativi alla composizione dei principi attivi e all’uso dei prodotti. REVLIMID è attualmente autorizzato nell’Unione Europea, negli Stati Uniti, in Canada, Argentina e Svizzera in combinazione con desametazone per il trattamento di pazienti affetti da mieloma multiplo che siano già stati sottoposti ad almeno una terapia precedente, e in Australia, sempre in combinazione con desametazone, per i pazienti con progressione della malattia dopo la somministrazione di una terapia. In Canada, Stati Uniti e Argentina REVLIMID è inoltre autorizzato nel trattamento di anemia trasfusione-dipendente dovuta a rischio, basso-intermedio, di sindromi mielodisplastiche (SMD) associate ad un’anormalità citogenetica con delezione sul cromosoma 5q, accompagnate o meno da anomalie citogenetiche aggiuntive. REVLIMID è stato riconosciuto farmaco orfano nell’UE, negli Stati Uniti, in Svizzera e Australia. Informazioni su VIDAZA® Nel maggio 2004, VIDAZA è stato il primo farmaco approvato dalla FDA per il trattamento dei pazienti con SMD. La FDA ha approvato VIDAZA, il primo di una nuova classe di farmaci denominati agenti demetilanti, per il trattamento di tutti e cinque i sottotipi di SMD, che includono sia pazienti a basso che ad alto rischio. Tali sottotipi includono: l’anemia refrattaria (AR) o l’anemia refrattaria con sideroblasti ad anello (ARSA), se associate a neutropenia o trombocitopenia o alla necessità di trasfusioni; l’anemia refrattaria con eccesso di blasti (AREB), l’anemia refrattaria con eccesso di blasti in trasformazione (AREBt) e la leucemia mielomonocitica cronica (LMMC). Inoltre, nell’ottobre 2008, VIDAZA ha ricevuto parere positivo dal Comitato per i Prodotti Medicinali per Uso Umano dell’Agenzia Europea del Farmaco. Si ritiene che VIDAZA eserciti effetti antineoplastici causando l’ipometilazione del DNA e citotossicità diretta sulle cellule ematopoietiche anomale nel midollo osseo. La concentrazione di VIDAZA necessaria per l’inibizione massima della metilazione del DNA in-vitro non causa soppressione di rilievo della sintesi del DNA. L’ipometilazione può ripristinare la normale funzionalità di geni cruciali per la differenziazione e la proliferazione. Gli effetti citotossici di VIDAZA causano la morte delle cellule in rapida divisione, comprese le cellule tumorali che non rispondono più ai normali meccanismi di controllo della crescita. Le cellule non-proliferanti sono relativamente insensibili a VIDAZA. VIDAZA è stato approvato dalla FDA per la somministrazione intravenosa nel gennaio 2007 e i risultati dello studio sulla sopravvivenza (AZA-001) sono stati aggiunti nell’agosto 2008. Informazioni sulle sindromi mielodisplastiche Le sindromi mielodisplastiche (SMD) sono un gruppo di malattie ematologiche che affliggono circa 300.000 persone in tutto il mondo. Le sindromi mielodisplastiche si verificano quando le cellule del sangue rimangono in uno stato immaturo o “staminale” nel midollo osseo e non si sviluppano mai in cellule mature capaci di svolgere le loro necessarie funzioni. Il midollo osseo può anche riempirsi di cellule staminali che sopprimono lo sviluppo normale delle cellule. Secondo l’American Cancer Society, ogni anno negli Stati Uniti vengono diagnosticati tra i 10.000 e i 20.000 nuovi casi di SMD, con tassi di sopravvivenza mediana fra i sei mesi e i sei anni a seconda delle diverse categorie di SMD. I pazienti affetti da SMD spesso dipendono da trasfusioni di sangue per la gestione dei sintomi (anemia e affaticamento) e possono sviluppare un accumulo di ferro che può divenire letale e/o tossicità a causa delle frequenti trasfusioni. Tale fatto sottolinea l’importanza decisiva delle nuove terapie mirate alla causa della malattia, piuttosto che alla mera gestione dei sintomi. Informazioni su Celgene International Sàrl Celgene International Sàrl, con sede a Boudry nel Cantone di Neuchâtel (Svizzera) è una società interamente controllata da Celgene Corporation, di cui rappresenta una delle sedi internazionali. Celgene Corporation, con sede a Summit (New Jersey), è un gruppo farmaceutico integrato e globale impegnato principalmente nella ricerca, sviluppo e commercializzazione di terapie innovative per il trattamento delle neoplasie e delle patologie infiammatorie attraverso la regolazione dei geni e delle proteine. Per maggiori informazioni, si prega di visitare il sito www.celgene.com. Il presente comunicato stampa contiene alcune dichiarazioni aventi carattere di previsione che includono fattori di rischio noti e sconosciuti, ritardi, fattori di incertezza ed altri fattori che sfuggono al controllo della Società, e che potrebbero determinare risultati, performance ed esiti sostanzialmente diversi dai risultati, dalla performance previsti e da altre previsioni, esplicitamente o implicitamente contenute nelle presenti dichiarazioni previsionali. Tali fattori includono i risultati delle ricerche in corso ed attuali, oltre alle attività di sviluppo, le azioni da parte della FDA e di altre autorità governative, e tutti quei fattori elencati nella documentazione della Società presentata alla Securities and Exchange Commission, come ad esempio le relazioni contenute nei modelli 10K, 10Q e 8K. Il testo originale del presente annuncio, redatto nella lingua di partenza, è la versione ufficiale che fa fede. 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