Per il disavanzo pubblico gigantesco e l’impatto che la riforma del sistema di assistenza sanitaria avra’ sul bilancio, l’idea del numero uno di Pimco Bill Gross non potrebbe essere piu’ semplice: sono entrambi dannosi per il mercato obbligazionario.
Come una nota del FMI ha gia’ sottolineato, “gli enormi deficit fiscali e il debito circolante in aumento portera’ a tassi di interesse reali piu’ alti e infine ad un’inflazione maggiore. Entrambi trend che non si puo’ certo dire favoriscano il mercato obbligazionario”, ha affermato Gross secondo quanto riportato da Business Insider.
Negli Stati Uniti, in aggiunta al deficit pari al 10% del Pil e ad un debito circolante in aumento progressivo, secondo l’esperto “un investitore dovrebbe preoccuparsi dei futuri impegni del governo non finanziati, che i manager di portafoglio quasi sempre trascurano, perche’ li reputano cosi’ lontani all’orizzonte da non essere importanti”.
Tuttavia, Gross sottolinea che chi investe nei Treasuries con scadenza a 30 anni dovrebbe preoccuparsi del fatto che l’ammontare delle spese sociali future per garantire una copertura assicurativa (in primis quelle nelle attivita’ di Social Security e Medicare) si e’ attestato a $46 mila miliardi nel 2009. Si tratta di una sommma quattro volte superiore all’attuale debito circolante attuale, secondo le stime dell’Ufficio di Bilancio congressuale allo stato attuale delle cose. Dovrebbe preoccuparsene perche’ potrebbe essere una delle principali ragioni per cui il rendimento del trentennale e’ del 4.6% mentre l’analogo titolo a due anni rende meno dell’1%”.
Come se non bastasse, un tale contesto non potra’ che peggiorare. “L’imminente approvazione dell’health care bill rappresenta una continua litania di obbligazioni che il governo sara’ tenuto a rispondere in campo sociale, che aumenteranno, non diminuiranno, le dimensioni dei deficit di bilancio futuri e delle passivita’ non finanziate”.
“Nessuno oserebbe dichiarare il contrario, come hanno fatto i Democratici. Il senso comune suggerirebbe che l’espansione dei benefit di assistenza medica a piu’ di 30 milioni di persone costera’ un bel po’ di soldi”, ha sottolineato in modo encomiabile l’ex direttore del CBO Holt-Eakin. Un programma che costera’ $950 miliardi nei prossimi 10 anni puo’ essere in grado di ridurre il deficit di $138 miliardi, cosi’ come sostenuto dai democratici? Dopo attenti calcoli il sospetto si e’ rivelato fondato: la riforma espandera’ il deficit di altri $562 miliardi nel prossimo decennio, stando a quanto riportato nei giorni scorsi in un articolo sul New York Times.