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Portogallo: picco investimenti diretti esteri

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Gli investimenti diretti esteri (inclusa la componente immobiliare) in Portogallo hanno raggiunto i 5.875 milioni di euro nel 2006, che corrisponde al livello più alto dal 2003. La buona performance di questo indicatore, tradizionalmente abbastanza volatile, contrasta con i persistenti cattivi risultati al livello di investimenti portoghesi all’estero. Questo valore continua ad avere valori negativi, il che significa che quello che il Portogallo investe all’estero è inferiore a quello che disinveste. L’anno scorso questa differenza è ammontata a 2796 milioni di euro.
Intanto, l’economia portoghese negli ultimi tre mesi del 2006 si è stabilizzata, sostenuta dalle esportazioni ma castigata dal consumo delle famiglie, in relazione al periodo da luglio a settembre. L’investimento delle imprese è in calo anche se l’acquisto di macchinari e attrezzature è in recupero. In ogni caso la tendenza dell’economia è verso il recupero. Le esportazioni nel secondo semestre del 2006 sono cresciute di più rispetto alla prima metà dell’anno grazie all’aumento della domanda estera nei principali mercati di destinazione delle vendite del Portogallo, cioè Spagna, Germania e Francia. Come risultato i conti della bilancia commerciale sono migliorati. E ci sono segnali che le fabbriche nazionali starebbero guadagnando quote di mercato all’estero. Nel mercato del lavoro si è interrotta la tendenza alla riduzione della disoccupazione che si era verificata dal secondo semestre del 2005. Il tasso di disoccupazione è aumentato negli ultimi tre mesi del 2006 dell’8,2 per cento e non stupisce che i portoghesi stiano riducendo i consumi.