MILANO – Portogallo sotto tiro. Terrificante aumento dei tassi di interesse sul debito pubblico lusitano. Per raccogliere un miliardo di euro con titoli di stato biennali, scadenza 2013, Lisbona ha dovuto offrire rendimenti pari al 5,99%, nella precedente asta aveva pagato il 4,08%. Male anche l’andamento dei titoli di stato a piu’ lungo termine.
Sul mercato secondario, il rendimento dei bond decennali e’ salito al 7,72%, ieri aveva chiuso al 7,66% dopo il massimo storico del 7,78%. Cosi’ lo spread con il Bund decennale tedesco, il titolo di stato piu’ solido dell’Eurozona, si e’ allargato a 443 punti dai 435 punti di ieri. Pesa anche la crescente instabilita’ politica. Francisco Louca, il leader del Blocco di Sinistra, che dispone di 16 seggi in parlamento, sta preparando una mozione di sfiducia contro il governo di minoranza guidato dal partito socialista.
Il Blocco di Sinistra si oppone alle misure di austerita’ perche’ ritenute penalizzanti nei confronti dei ceti popolari. La mozione sara’ presentata domani. Finora l’esecutivo portoghese ha rifiutato di chiedere aiuto alla Ue e al Fondo Monetario Internazionale. Ma una crisi di governo potrebbe cambiare radicalmente lo scenario. Per i socialdemocratici, il principale partito di opposizione, la richiesta di assistenza finanziaria da parte di Lisbona potrebbe essere una questione di poche settimane. Finora il Portogallo ha raccolto sul mercato del debito pubblico circa un terzo dei venti miliardi di cui ha bisogno per quest’anno.
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Non ha avuto un esito affatto confortante l’asta del Portogallo. Il paese ha infatti collocato sul mercato bond con scadenza nel settembre del 2013 al 5,993%, a un livello decisamente più alto rispetto al 4,08% dell’asta precedente.
L’Europa è tornata a guardare ai problemi dei Piigs da almeno due giorni, ovvero da quando Moody’s ha tagliato il rating della Grecia. Nella giornata di ieri i cds per proteggersi dal rischio paese e i rendimenti dei bond greci sono balzati ai massimi storici, confermando la tensione sui titoli periferici.
Non solo: oggi la situazione non è affatto rosea neanche per i titoli italiani, visto che lo spread Btp/Bund è arrivato a salire oltre i 180 punti base, ovvero ai massimi da metà gennaio. Come se non bastasse i rendimenti dei bond decennali italiani sono balzati al 5%, ovvero al record dal novembre del 2008.
Nel frattempo il rendimento dei decennali portoghesi sono volati al nuovo livello record del 7,77%. Cresce di otto punti anche lo spread di rendimento del decennale spagnolo, a 227 punti base, il massimo da meta’ gennaio e quello dei decennali portoghesi che si attesta a 449 punti, il top da febbraio.