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Porsche aumenta quote al 3,8% in Volkswagen

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Porsche AG, maggiore singolo azionista di Volkswagen AG, prevede di acquistare “nel prossimo futuro” un’ulteriore quota del 3,8 percento, portando così la partecipazione a un livello che consentirebbe a Porsche il diritto di veto su decisioni importanti, qualora l’attuale normativa che limita i diritti di voto venisse abrogata.
Lo ha detto Frank Gaube, un portavoce di Porsche, a Bloomberg News, che lo ha interpellato presso la sede della casa automobilistica a Stoccarda, in Germania. “Non è questione di se, ma solo una questione di quando,” ha detto. Incrementando la propria partecipazione, Porsche, sotto la guida dell’amministratore delegato Wendelin Wiedeking, si prepara in vista della possibile abolizione della cosiddetta legge Volkswagen, che limita i diritti di voto al 20 percento del capitale, a prescindere della partecipazione effettivamente posseduta. La norma affida inoltre agli azionisti con quote del 20 percento diritto di veto in questioni importanti, quali le chiusure di impianti e gli aumenti di capitale. Se la Corte europea che ha attualmente all’esame la normativa dovesse invalidarla — posizione che Wiedeking appoggia — per avere diritto di veto un azionista dovrebbe detenere almeno il 25 percento del capitale. Incrementando la sua partecipazione, Porsche si assicurerebbe il potere di veto, mentre lo stato della Bassa Sassonia, secondo maggiore azionista, ne sarebbe privo.
Attualmente, Porsche ha una quota del 21,3 percento, mentre la Bassa Sassonia, dove Volkswagen ha la sua sede e quattro dei suoi sei impianti della Germania Est, ha una partecipazione del 20,8 percento.
Il titolo Volkswagen cede lo 0,4 percento, a 63,59 euro, alle 16.12 locali sul mercato di Francoforte, recuperando rispetto ai minimi di 62,58 euro registrati nella seduta, con una perdita dell’1,9 percento. Il titolo Porsche perde lo 0,9 percento, a 791,46.
Porsche ha ottenuto a luglio l’autorizzazione dall’antitrust tedesca ad incrementare la sua quota.
Il governo tedesco ha emanato la cosiddetta Legge Volkswagen nel 1960, quando il gruppo automobilistico venne privatizzato, per impedire una scalata ostile.