ROMA (WSI) – E’ giunto il momento del verdetto finale sul Porcellum. Ancora una volta, mentre la politica volutamente cincischia sulle riforme, la svolta arriva dalla magistratura. Succederà così anche con la legge elettorale. Perché la Cassazione ha deciso che l’ultima parola sulla legge Calderoli del 21 dicembre 2005, la più contestata tra le leggi della Repubblica, spetta alla Consulta.
L’ordinanza è pronta, sarà diffusa nelle prossime ore. Bisognerà leggere il documento per capire quali “dubbi” i supremi giudici hanno deciso di inviare alla Consulta, tra cui potrebbero esserci l’irragionevole “premio di maggioranza senza una soglia minima di voti ottenuti”, la discrasia tra Camera e Senato, “l’illegittimità di due quozienti differenti per l’attribuzione dei seggi” e l’impossibilità di scegliere i candidati.
La Consulta solitamente ha bisogno di sei-otto mesi, ma non è detto che su un tema così caldo i tempi non si riducano drasticamente.
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