(Teleborsa) – Banca Popolare di Milano comunica che – a seguito del mandato conferito al Presidente dal Consiglio di Amministrazione nella riunione del 30 novembre scorso – è pervenuta alla definizione stragiudiziale delle contestazioni sollevate dall’Agenzia delle Entrate a seguito delle verifiche fiscali condotte sulle operazioni strutturate realizzate dal Gruppo Bipiemme nel periodo 2004-2008. In particolare la suddetta definizione stragiudiziale – nel cui ambito è compresa anche la conciliazione afferente il ricorso avverso l’avviso di accertamento relativo all’IRAP dell’esercizio 2004 – fissa l’importo dovuto a titolo di maggiori imposte e sanzioni (applicate parzialmente e nella misura minima) in totali Euro 186 milioni (oltre agli interessi di legge), con un effetto complessivo di circa Euro 170 milioni sull’utile netto consolidato dell’esercizio 2010. Banca Popolare di Milano ribadisce che, nonostante il convincimento della correttezza del proprio operato in relazione a tutte le fattispecie contestate, ha ritenuto comunque opportuno addivenire alla definizione della controversia in parola in una logica deflattiva del contenzioso e soprattutto per evitare il protrarsi dello stato di incertezza, di per sé gravemente pregiudizievole per l’operatività della Banca.