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(WSI) –
Recupera il Partito democratico, recupera l´Unione, ma lo scarto fra le due coalizioni rimane ancora molto ampio: intorno ai dieci punti percentuali. Le previsioni in vista dei prossimi appuntamenti elettorali, così, vedono sempre più favorita la Casa delle Libertà, che è riuscita a spostare il dibattito pubblico sui «propri» temi: su tutti, le tasse, la sicurezza. Nel frattempo, la corsa «a sei» per la leadership del Pd è largamente dominata da Walter Veltroni, che gode di un margine significativo sugli altri candidati. Sono questi i principali spunti offerti dall´ultimo Atlante Politico.
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Il fermento antipolitico degli ultimi giorni è ampiamente confermato dal clima d´opinione registrato dal sondaggio realizzato da Demos-Eurisko per la Repubblica. Bassa, anche se in lieve ripresa, la fiducia nel governo (30%); bassa, anche se superiore di qualche punto, la fiducia nell´opposizione (36%): è un atteggiamento di distacco ed insofferenza verso la classe politica, quello espresso dagli intervistati. Un atteggiamento che si associa ad una contrazione dell´apprezzamento verso tutti i leader di partito, e porta quasi otto persone su dieci ad affermare che «la magistratura dovrebbe intervenire come all´epoca di tangentopoli», per contrastare la corruzione.
Sotto il profilo elettorale, sono le forze della CdL a trarre benefici dal quadro appena descritto: il vantaggio della coalizione di centrodestra si è leggermente ridotto rispetto a prima dell´estate, ma rimane ampio. Forza Italia si conferma primo partito con il 27% delle preferenze. Nel centrosinistra, il Pd risale di qualche punto rispetto a giugno (26%), mentre appare più in difficoltà Rc (5.5%). Lo schieramento guidato da Berlusconi, peraltro, sembra essere riuscito a spostare l´attenzione (e i malumori) dell´opinione pubblica su alcuni precisi temi. La lotta alla criminalità e la riduzione delle tasse salgono vistosamente, nell´agenda suggerita dai cittadini al governo. Sull´importanza della lotta alla criminalità non esistono più sostanziali differenze fra gli elettori di centrodestra e di centrosinistra – anche se, naturalmente, possono essere diverse le strategie d´azione auspicate. Si mantengono invece, e in qualche caso si accentuano, forti differenze in merito alle altre priorità. Gli elettori della CdL attribuiscono molta più importanza alle misure per porre freno all´immigrazione, ridurre le tasse e difendere la famiglia. Gli elettori dell´Unione sono invece molto più preoccupati per il miglioramento dei servizi pubblici, la protezione dell´ambiente, il controllo dei prezzi, l´aumento dei salari e delle pensioni.
I preparativi per il lancio del Pd e, in particolare, per le primarie che ne celebreranno la nascita hanno suscitato non poche attese nell´opinione pubblica. Gli elettori dei partiti di maggioranza e soprattutto le persone intenzionate a votare per il nuovo soggetto politico chiedono consultazioni il più aperte possibile: quasi due su tre (64%) ritengono che il voto debba essere consentito a «chiunque, senza limiti», mentre per altri (21%) l´unica condizione dovrebbe essere la firma del programma/manifesto del Pd. Il nuovo partito, nell´opinione dei suoi sostenitori, dovrebbe innanzitutto confermare l´intesa con gli attuali alleati della sinistra (57%), mentre per il 48% dovrebbe cercare un accordo anche con i centristi dell´Udc. Solo una componente minoritaria, anche se non trascurabile, «si spinge oltre», auspicando alleanze con Fi (8%) o con la Lega Nord (3%).
Per quanto riguarda la poltrona del leader, Walter Veltroni sembra godere, ad oggi, di un ampio margine sugli altri candidati: al sindaco di Roma vanno il 74% delle preferenze, fra coloro che attualmente voterebbero per il Pd. Nettamente staccati Rosy Bindi ed Enrico Letta, appaiati intorno all´8%, mentre gli altri tre candidati raccolgono esigue frazioni di elettorato. Veltroni, peraltro, precede di misura Gianfranco Fini nella graduatoria dei politici più apprezzati dall´opinione pubblica, sebbene la sua immagine, negli ultimi mesi, si sia chiaramente politicizzata. In seguito alla sua «discesa in campo», Veltroni ha ulteriormente rafforzato i propri consensi presso l´elettorato di centrosinistra, mentre, rispetto a qualche tempo fa, è guardato con minore favore dai simpatizzanti della CdL e dai settori non allineati politicamente.
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