
E’ on line il modulo per le PMI con cui chiedere le garanzie statali su finanziamenti fino a 25 mila euro previste dal Decreto Liquidità. (clicca qui per scaricare il modulo) Il modulo arriva dopo il via libera della Commissione europea a fornire garanzie pubbliche per facilitare l’erogazione di credito alle imprese.
“Le misure dal valore complessivo di circa 200 miliardi consentiranno di offrire la garanzia pubblica su nuovi prestiti o rifinanziamenti alle grandi aziende. Insieme all’altro programma di sostegno rivolto ai lavoratori autonomi e alle piccole e medie imprese, queste misure – ha evidenziato la commissaria Ue alla concorrenza Margrethe Vestager – il pacchetto permetterà alle società di coprire le loro necessità finanziarie più urgenti per affrontare la difficile situazione. Continueremo a lavorare a stretto contatto con gli Stati membri per assicurare che le misure di sostegno nazionali possano contenere gli effetti dei danni causati dal coronavirus”.
Garanzie statali: chi può chiederle
Il governo ha pubblicato sul sito fondidigaranzia.it il modulo con cui autonomi e imprese fino a 499 dipendenti possono chiedere la garanzia del 100% su prestiti fino a 25mila euro. L’Abi ha fatto sapere che le banche, dopo aver ricevuto il modulo anche via mail, potranno subito erogare i finanziamenti senza aspettare il via libera di Mediocredito centrale che gestisce il Fondo di garanzia. La garanzia si applica a prestiti fino a 25mila euro e comunque entro il 25% dei ricavi del beneficiario. Nel modulo difatti andranno riportati i dati relativi ai ricavi dell’ultimo esercizio contabile, come da ultimo bilancio depositato o da ultima dichiarazione fiscale presentata.
Una volta scaricato il modulo e dopo averlo debitamente compilato, il beneficiario potrà inviarlo per mail (anche non certificata) alla banca o al confidi al quale si rivolgerà per richiedere il finanziamento.
Tuttavia, come avvenuto per il bonus autonomi da 600 euro per il mese di marzo, il sito «fondidigaranzia» indicato dal Mise dove scaricare modulistica e istruzioni era già in tilt. Lo stesso Ministero è dovuto intervenire a metà giornata per permettere di scaricare il modulo anche direttamente dal sito del Mise, in modo da rendere più agevole l’accesso.