L’ipotesi di accorciamento della filiera di controllo Pirelli piace al mercato.
Lunedì il numero uno di Pirelli, Marco Tronchetti Provera, non ha escluso a possibilità di acquistare azioni della società di Bicocca con i soldi incassati da Pirelli&C grazie al collocamento di Pirelli Real Estate.
Secondo le stime degli analisti, la società immobiliare in mano a Pirelli vale circa €1 miliardo. Con i €400 milioni del collocamento (il 40% di Real estate), la quota di Pirelli&C in Pirelli aumenterebbe di quasi il 12%.
Pirelli&C è controllata da un patto di sindacato che detiene il 56,8% del capitale e del quale fanno parte anche Serfis (della famiglia Strazzera) con il 9,48% ed e.Biscom (al 4,8%).
Se le due società (Pirelli e Pirellina) dovessero decidere di fondersi, alla luce di questa operazione i problemi di diluizione della quota di controllo sarebbero eliminati quasi del tutto.
Ma a casa Pirelli c’è al vaglio un’altra ipotesi: la fusione tra Pirelli&C e la controllata Pirelli &C. Luxembourg.
In questo momento tutta la filiera Pirelli è in rialzo, fatta eccezione per le azioni risparmio non convertibili.
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