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PIRATERIA ANTI-BERLUSCONI SUL WEB CON GOOGLE

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(WSI) – Digitando su Google come chiave di ricerca le parole ‘fallimento’ o ‘miserabile’ e cliccando sul bottone ‘mi sento fortunato’ (quello che dà una sola risposta possibile), si apre automaticamente la pagina della Presidenza del consiglio dei ministri sul curriculum vitae di Silvio Berlusconi. Fra gli internauti, era un fatto noto da tempo: un’operazione costruita attraverso un passaparola nella rete. Basta associare alcune parole (esempio: fallimento) ad un link che porta alla pagina bersaglio.

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Ecco cosa scrive Wikipedia in proposito. Il googlebombing (ovvero “bombardare Google”) è la tecnica usata per sfruttare una caratteristica del motore di ricerca Google in base alla quale viene attribuita importanza ad una pagina in rapporto a quanti link verso essa si trovano all’interno di altri siti web; in sostanza, più persone parlano di una data pagina attraverso l’inserimento di un suo link entro altri siti, più importante diventa la pagina stessa.

Ma ora il commissario dell’ Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni, Enzo Savarese, dopo molte segnalazioni pervenute, ha chiesto di verificare modalità, responsabili e mandanti dell’azione di pirateria informatica. E’ stata attivata la Polizia postale. Il Garante ha chiesto approfondimenti anche sugli sms targati Forza Italia che molti cittadini italiani stanno ricevendo.

E i responsabili del sito del nostro governo hanno anche denunciato un tentativo di incursione degli hacker che è stato prontamente respinto.

Lo “scherzo” di inserire la parola fallimento e far uscire la pagina della presidenza del consiglio è una delle più vecchie “google bomb”, confezionate più di un anno fa. Ce n’è anche un’altra. Se si scrive nello spazio della ricerca “miserable failure” , in inglese e con le virgolette, cliccando sul bottone “mi sento fortunato”, si ottiene la pagine della Casa Bianca nella quale è contenuta la biografia di George Bush.

Di operazioni come questa ne sono state fatte centinaia in ogni lingua e paese del mondo. Una delle più note durante le notti dei casseur in Francia, qualche mese fa. Gli autori di Asterix avevano collegato alcune parole relative al ministro dell’interno
Sarkozy a un sito di caricature. In quel caso la presa in giro era ancora più forte, perché la ricerca non partiva attraverso il pulsante “mi sento fortunato” ma era il diretto risultato della ricerca vera e propria.

Il governo francese in quell’occasione non ordinò indagini.

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